Bonus affitto 2020 regime forfettario: importo, requisiti e a chi spetta

Pubblicato il 23 Giugno 2020 alle 10:56
Aggiornato il: 24 Giugno 2020 alle 23:24
Autore: Daniele Sforza

Cosa occorre sapere sul bonus affitto 2020 per i lavoratori che aderiscono al regime forfettario: ecco l’importo e i requisiti che bisogna avere.

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Bonus affitto 2020 regime forfettario: importo, requisiti e a chi spetta

L’articolo 28 del Decreto Rilancio è dedicato al bonus affitto 2020. Più precisamente ha come oggetto il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda. Andiamo a vedere come funziona per le partite Iva aderenti al regime forfettario, l’importo del bonus, i requisiti che bisogna possedere e quindi i beneficiari che potranno fruire dell’agevolazione.

Bonus affitto 2020: cos’è, come funziona e a chi spetta

Il bonus affitto 2020 è un’altra misura pensata per contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento (il lockdown) causate dalla pandemia di Covid-19. Tra i beneficiari, visto che non è precisata alcuna distinzione, sono inclusi anche i professionisti che operano nel regime forfettario.

Nel succitato articolo 28 del Decreto si stabilisce che ai soggetti che esercitano attività d’impresa, arte o professione, con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente al 19 maggio 2020, spetta un credito d’imposta corrispondente al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo.

Nell’eventualità di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, che siano comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, il credito d’imposta corrisponde al 30% dei relativi canoni.

Inoltre il credito d’imposta spetta anche alle strutture alberghiere e agli agriturismi indipendentemente dal volume dei ricavi e dei compensi registrato nel periodo d’imposta precedente, nonché agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, relativamente al canone di locazione, di leasing o di concessione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività istituzionale.

Infine, al comma 5 del suddetto articolo, si precisa che il bonus affitto è commisurato all’importo versato nel periodo d’imposta 2020 con riferimento a ciascuno dei mesi di marzo, aprile e maggio e per le strutture turistico ricettive con attività solo stagionale con riferimento a ciascuno dei mesi di aprile, maggio e giugno. Ai soggetti che esercitano attività economica, il credito d’imposta spetta a condizione che abbiano subito una riduzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente.

Bonus affitto 2020 nella dichiarazione dei redditi e divieto di cumulo

Concludendo, tale credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione, a seguito dell’avvenuto pagamento dei canoni. Il bonus non concorre alla formazione del reddito ai fini fiscali.

Questo bonus non è cumulabile con il credito d’imposta previsto dall’articolo 65 del Decreto Cura Italia, avente come oggetto il bonus per botteghe e negozi relativamente ai canoni di locazione pagati nel mese di marzo.  

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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