Pensione invalidità e Legge 104: come uscire a 43 anni. I requisiti

Pubblicato il 29 Giugno 2020 alle 11:23
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:55
Autore: Daniele Sforza

Con la pensione invalidità i titolari di Legge 104 possono uscire dal mondo del lavoro a soli 43 anni? Ecco quali requisiti servono e cosa bisogna sapere.

Pensione invalidità Legge 104
Pensione invalidità e Legge 104: come uscire a 43 anni. I requisiti

Pensione invalidità con Legge 104: i titolari con handicap possono accedere a questa forma di pensionamento anticipato, ma devono rispettare alcuni specifici requisiti. L’opzione è percorribile solo dai dipendenti del settore privato, mentre per i dipendenti pubblici è prevista un’altra soluzione che corrisponde alla pensione di inabilità e che si può avere solo se si è totalmente o parzialmente incapaci di svolgere la mansione lavorativa. Andiamo a vedere quali sono i requisiti che bisogna possedere per accedere alla pensione di invalidità con la Legge 104, per poi dare un’occhiata ai requisiti richiesti per accedere alla pensione di inabilità per dipendenti pubblici. Inoltre vedremo con quale forma di pensionamento anticipato è possibile uscire prima, ad esempio, a 43 anni.

Pensione invalidità e Legge 104: requisiti richiesti

Come anticipato solamente i lavoratori dipendenti del settore privato titolari di Legge 104 possono accedere alla pensione di invalidità, ma previo il rispetto di specifici requisiti anagrafici e contributivi. Infatti occorre avere almeno 61 anni di età (se uomini) o 56 anni (se donne) e avere raggiunto un’età contributiva di almeno 20 anni, senza dimenticare una percentuale di invalidità riconosciuta dell’80%.

Pensione inabilità per dipendenti pubblici: requisiti

Come abbiamo scritto prima, nel settore pubblico non c’è questa opportunità, ma c’è la possibilità di accedere alla pensione di inabilità, con quest’ultima che può essere parziale o totale. L’inabilità è riconosciuta da apposita commissione medica legale e per accedere alla pensione di inabilità è necessario smettere di lavorare. Se per l’inabilità parziale sono richiesti almeno 15 anni di contributi: è il caso dell’inabilità alla mansione o dell’inabilità permanente a proficuo lavoro), se l’inabilità è totale e riguarda qualsiasi attività lavorativa, allora l’età contributiva richiesta è inferiore: almeno 5 anni, di cui tre maturati nell’ultimo quinquennio. In questo caso se si è iniziato a lavorare a 28 anni si potrà andare in pensione a 43 anni (per i 15 anni di contribuzione richiesta) o a 33 anni (previo rispetto dei requisiti) in caso di inabilità a qualsiasi attività lavorativa. In ogni caso l’inabilità (parziale o totale) dovrà essere ufficialmente riconosciuta dalla commissione.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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