Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti arriva nel 2022?

Pubblicato il 8 Luglio 2020 alle 08:25
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 19:00
Autore: Daniele Sforza

Pensioni ultime notizie: con Quota 100 in scadenza il 31 dicembre 2021, si torna a parlare di Quota 41 per tutti, che potrebbe arrivare nel 2022.

Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti nel 2022
Pensioni ultime notizie: Quota 41 per tutti arriva nel 2022?

Pensioni ultime notizie: ormai lo sanno anche i sassi. Quota 100 è stata confermata anche per il 2021, non sarà abolita anzitempo e scadrà il 31 dicembre 2021. Dopodiché occorre una misura sostitutiva per evitare lo scalone di 5 anni che si verrebbe a creare per l’accesso alla pensione. E si torna a parlare di Quota 41 per tutti, che permetterebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi (indipendentemente dall’età anagrafica) e potrebbe arrivare nel 2022.

Pensioni ultime notizie: Quota 41 in arrivo nel 2022?

La riforma generale del sistema pensionistico si farà, la discussione e il confronto con i sindacati riprenderà, ma dopo l’emergenza sanitaria e consequenzialmente economica non è più una priorità. Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, esponente del Partito Democratico, ha confermato di recente che Quota 100 verrà confermata nel 2021, anche perché “in questo contesto di crisi profonda può considerarsi un ammortizzatore sociale”.

Uno degli obiettivi della Lega, quando era al governo, al tempo del Conte I, era quello di arrivare a Quota 41 per tutti. Il vero obiettivo, come spesso detto dal leader leghista Matteo Salvini, era Quota 41 per tutti, che sarebbe arrivata dopo la sperimentazione di Quota 100. Ovvero, accedere alla pensione solo dopo aver raggiunto 41 anni di contributi, senza pensare all’età e senza paletti. Tuttavia Quota 41 ha un costo, che è stimato a circa 12 miliardi di euro e solo per il primo anno. E questo potrebbe essere un problema non da poco.

Come funziona “Quota 41” oggi

Al momento si può andare in pensione a Quota 41 solo se si sono versati almeno 12 mesi di contributi e non per forza continuativi prima del compimento del 19° anno di età, e ovviamente se si hanno 41 anni di contributi maturati. I beneficiari della misura sono lavoratori dipendenti (e autonomi) disoccupati in seguito a licenziamento o dimissione per giusta causa, persone invalide (almeno al 74%), persone che effettuano lavori usuranti o gravosi (da almeno 6 anni negli ultimi 7) e caregiver (che assistano da almeno 6 mesi il familiare con handicap).

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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