Patto di stabilità 2022: quando si tornerà ai vincoli e alle regole?

Pubblicato il 11 Luglio 2020 alle 13:29
Aggiornato il: 17 Luglio 2020 alle 18:58
Autore: Guglielmo Sano

Dopo quelli sul Mes e i Recovery Fund, si prepara un nuovo scontro interno alle istituzioni europee a proposito del Patto di stabilità

Bruxelles
Patto di stabilità 2022: quando si tornerà ai vincoli e alle regole?

Dopo quelli sul Mes e i Recovery Fund, si prepara un nuovo scontro interno alle istituzioni europee a proposito del Patto di stabilità. Quando potrebbero tornare in vigore le “vecchie regole” su vincoli di bilancio su deficit e debito?

Patto di stabilità: sospeso dal 23 marzo

Sono passati circa tre mesi da quando, più precisamente il 23 marzo scorso, nel quadro di un’emergenza sanitaria che non ha risparmiato nessuno, sono stati sospesi dalla Commissione europea i vincoli di bilancio su deficit e debito previsti dal Patto di Stabilità e Crescita. Eppure, i vertici dell’Unione Europea hanno già ricominciato a dibattere sulla data a partire dalla quale debbano ricominciare a essere attuati: “il ripristino deve essere rivalutato al massimo entro la prossima primavera” ha chiesto, giusto una settimana fa, l’European Fiscal Board, cioè il comitato che si occupa delle finanze pubbliche Ue.

Definizione termine entro la primavera

Insomma, al più dopo un anno di sospensione si dovrà mettere nero su bianco quando le “vecchie regole” dovranno tornare a essere attuate. D’altra parte, anche se il dibattito sul punto sembra stia per scaldarsi, non è ancora chiara la portata (e la durata, ovviamente) della recessione che l’interno continente è destinato ad affrontare a seguito dell’emergenza coronavirus. Detto ciò, pare che al massimo si voglia prendere in considerazione un ritorno “graduale” alle regole del Patto di Stabilità ma le misure di contenimento della spesa torneranno, nonostante il momento di incertezza.

La proposta del Commissario Gentiloni

Il Patto di stabilità è la cornice entro cui è stata definita la disciplina fiscale dell’Ue: insomma, tutte quelle norme previste per mantenere i conti “in ordine” (in sostanza, deficit sotto al 3% e debito pubblico sotto il 60%). Le economie europee, però, potrebbero andare ancor più sotto pressione di quanto già non lo siano per via dei contraccolpi finanziari dell’epidemia: forse non basterà neanche il “rimbalzo” atteso per il 2021. Questo il motivo che ha spinto il Commissario agli Affari economici Gentiloni a mettere le mani avanti rispetto alla ripresa dell’applicazione del Patto: serviranno ancora a lungo “politiche espansive” – ha recentemente detto l’ex Presidente del Consiglio – per questo è necessario rinviare il dibattito “quantomeno al 2022”.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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