Coronavirus, turismo: in crisi le città d’arte. Ecco quelle più in difficoltà

Pubblicato il 28 Agosto 2020 alle 15:07 Autore: Guglielmo Sano

Coronavirus: l’emergenza sanitaria sta colpendo soprattutto il comparto turistico. Le città d’arte in difficoltà a causa del calo delle presenze straniere

Coronavirus, turismo: in crisi le città d’arte. Ecco quelle più in difficoltà
Coronavirus, turismo: in crisi le città d’arte. Ecco quelle più in difficoltà

Coronavirus: i contraccolpi economici dell’emergenza sanitaria stanno colpendo soprattutto il comparto turistico. Le città d’arte in difficoltà a causa del calo delle presenze straniere. Ecco quali potrebbero avere la peggio.

Coronavirus, turismo: città d’arte in difficoltà

Sono “nere” le previsioni per il futuro del turismo italiano: un comparto che nel 2019 ha rappresentato più del 13% del Pil nazionale. Strutture ricettive ma anche della ristorazione e, in generale, le attività commerciali strettamente legate alle presenze di visitatori soffriranno di più i contraccolpi economici dell’emergenza coronavirus. Secondo un report recentemente pubblicato dalla società di consulenza immobiliare World Capital, infatti, il settore perderà ben 12,6 miliardi quest’anno.

In particolare sofferenza, sempre secondo il dossier, soprattutto le città d’arte con in primis Roma, Venezia, Firenze e Milano, in secondo luogo, Palermo, Catania, Sassari, Bologna e Trieste. Tuttavia, la crisi non risparmia neanche le località marittime e i piccoli borghi (perdite di quasi 2 miliardi di introiti rispetto all’anno scorso). La situazione, tra l’altro, non sembra mostrare margini di miglioramento in vista dell’autunno.

A pesare la mancanza di visitatori stranieri

Coronavirus e turismo: sempre da World Capital si sottolinea come sia il calo straordinario di presenze dall’estero a pesare sulle difficoltà del comparto. Per capire la portata della flessione basta dire che l’anno scorso i turisti stranieri hanno speso in Italia una cifra complessiva di 44 miliardi mentre nel 2020 tale cifra si dovrebbe aggirare intorno ai 4,5 miliardi. A compensare parzialmente le perdite i turisti nostrani che però spenderanno in Italia più o meno 27 miliardi, risorse che senza emergenza sanitaria probabilmente sarebbero stati spesi all’estero.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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