Pensioni ultime notizie: minime di garanzia fino a 780 euro. L’ipotesi

Pubblicato il 29 Agosto 2020 alle 09:00 Autore: Guglielmo Sano

Pensioni ultime notizie: allo studio del governo ci sarebbe l’introduzione di un trattamento di garanzia di importo fino a 780 euro

Pensioni ultime notizie: minime di garanzia fino a 780 euro. L’ipotesi
Pensioni ultime notizie: minime di garanzia fino a 780 euro. L’ipotesi

Pensioni ultime notizie: la riforma del sistema previdenziale sempre più al centro del dibattito politico. Allo studio del governo ci sarebbe l’introduzione di un trattamento di garanzia di importo fino a 780 euro.

Pensioni ultime notizie: trattamenti di garanzia al centro del dibattito

Pensioni ultime notizie – Continua il dibattito sulla riforma del sistema previdenziale: uno dei temi più caldi è quello relativo all’introduzione di un trattamento di garanzia a favore dei giovani precari e futuri (poveri) pensionati. In pratica, si tratterebbe di prevedere una pensione dignitosa anche se durante la propria vita lavorativa si sono versati pochi anni di contributi. D’altro canto, è noto come il sistema contributivo, soprattutto, nel caso di chi ha un lavoro precario, quindi, discontinuo oltre che nella stragrande maggioranza dei casi mal pagato, sia estremamente penalizzante.

Verso l’introduzione di un assegno minimo?

Pensioni ultime notizie – Inoltre, a rendere ancora più pressante l’introduzione di una misura di questo tipo è anche il fatto che tutti coloro che hanno cominciato a versare contributi a partire dal 1996 (cioè con sistema esclusivamente contributivo) non hanno la possibilità di ottenere l’integrazione al minimo pari – nel 2020 – a 517 euro circa (prevista invece per chi ha lavorato fino al 1995).

Dunque, è stata avanzata nuovamente un’ipotesi che, d’altra parte, circola già da qualche anno, ossia introdurre un assegno pensionistico di importo fisso alla maturazione di una certa quota di contributi (si ragiona sulla soglia dei 20 anni di contribuzione). L’importo del trattamento minimo potrebbe essere compreso tra i 650 e i 780 euro a seconda della presenza o meno di altri redditi o di invalidità. L’intervento potrebbe essere finanziato attraverso la creazione di un apposito Fondo gestito dall’Inps, come proposto tempo fa dal Presidente dell’Ente Tridico, tuttavia, su questo punto i sindacati sarebbero pronti a dare battaglia.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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