Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il calo, cosa succede

Pubblicato il 24 Settembre 2020 alle 14:53 Autore: Guglielmo Sano

Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il momento particolarmente favorevole per chi vuole accendere un mutuo.

Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il calo, cosa succede

Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il calo, cosa succede

Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il momento particolarmente favorevole per chi vuole accendere un mutuo. I tassi, infatti, si abbassano sempre di più anche se presto potrebbero ricominciare a salire con la ripresa dell’economia mondiale. Il punto della situazione.

Interessi mutui: la situazione a settembre 2020

Analisi interessi mutui settembre 2020: continua il momento particolarmente favorevole per chi vuole accendere un mutuo. A settembre 2020, gli interessi continuano a scendere e arrivano sotto lo 0,5%: il calo è evidente soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso fisso dato che a inizio anno i tassi si muovevano intorno allo 0,90% per i piani di ammortamento di durata ventennale. Per quanto attiene i mutui a tasso variabile si parla di uno 0,4% al massimo quando a inizio anno non si scendeva dallo 0,7%. Cosa sta succedendo? Sono in particolare tre i fattori da considerare per spiegare una discesa di questo tipo.

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Azzeramento Irs, calo delle compravendite e concorrenza

Innanzitutto, l’azzeramento dei tassi riguarda l’andamento dell’Irs, l’indice che viene utilizzato dalle banche, appunto, per calcolare il tasso fisso (sommando Irs e spread si ottiene il Taeg, cioè il tasso effettivamente pagato dal mutuatario sulla rata). L’Irs attualmente è sotto zero, nello specifico si attesta al -0,22%, per i piani di ammortamento con durata decennale, e si affaccia leggermente in territorio positivo (0,05%) per quelli di durata ventennale. Poi ci sono altri due fattori principali dietro al forte calo, l’uno strettamente collegato all’altro: da una parte il calo di compravendite di immobili (quasi il 30% in meno in questo momento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate) causata dall’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, dall’altra, la concorrenza che gli istituti che erogano i mutui si stanno facendo tra loro. È chiaro che in un momento di riduzione della domanda l’offerta deve per forza adeguarsi diventando più appetibile e conveniente.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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