Naspi 2020: docente con partita Iva aperta, quando spetta

Pubblicato il 30 Settembre 2020 alle 13:41 Autore: Guglielmo Sano

Naspi 2020: l’indennità di disoccupazione è compatibile con l’avere una partita Iva aperta? La risposta è Sì ma a certe condizioni

Naspi 2020: docente con partita Iva aperta, quando spetta

Naspi 2020: docente con partita Iva aperta, quando spetta

Naspi 2020 –  La domanda non riguarda esclusivamente i docenti ma tutti i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e gli imprenditori: l’indennità di disoccupazione è compatibile con l’avere una partita Iva aperta? Di seguito la risposta al quesito.

Naspi 2020: si può richiedere con una Partita Iva aperta?

Naspi 2020 – L’indennità di disoccupazione, in generale, è un trattamento assistenziale esclusivamente riservato a coloro che vedono interrompersi il proprio rapporto di lavoro dipendente (con alcune eccezioni: i dipendenti pubblici a tempo indeterminato, per esempio). Dunque, la Naspi non spetta ai lavoratori autonomi, cioè a quelli che hanno un Partita Iva aperta. Tuttavia, lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori, oltre all’attività in proprio, potrebbero avere intrattenere anche un rapporto di lavoro dipendente: nel caso in cui questo cessasse, anche loro potrebbero richiedere l’indennità di disoccupazione.

Partita Iva fonte di reddito? L’indennità si riduce

Naspi 2020 – In pratica, l’indennità di disoccupazione spetta se cessa il proprio rapporto di lavoro dipendente non solo se si ha una Partita Iva aperta ma anche se questa produce reddito. D’altra parte, in questo caso la Naspi si riduce per l’80% di reddito proveniente da lavoro autonomo nel periodo compreso tra la data di inizio dell’attività e quella relativa al termine dell’erogazione prevista per l’indennità (o la fine dell’anno se questa è antecedente). Detto ciò, se il reddito da lavoro autonomo supera i 4.800 euro lordi all’anno, l’erogazione della Naspi viene interrotta.

Dis-coll e P. Iva sono compatibili?

Naspi 2020: ecco chiarito il rapporto tra indennità di disoccupazione e reddito proveniente da lavoro autonomi. Ora, Partita Iva e Dis-coll sono altrettanto compatibili? La risposta al quesito è negativa: per ricevere l’indennità di disoccupazione dedicata a co.co.co, assegnisti, dottorandi e collaboratori della PA non si può essere titolari di una Partita Iva attiva. In pratica, per richiedere la Dis-coll bisogna procedere alla sua chiusura: d’altro canto, una volta cominciata l’erogazione dell’indennità è possibile riaprirla e utilizzarla (fino alla soglia massima di 4.800 euro lordi all’anno) ma la Dis-coll subirà una riduzione dell’80% in rapporto al reddito da lavoro autonomo prodotto.

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →