Vaccinazione di massa: partito il piano di distribuzione in Italia. I dettagli

Pubblicato il 28 Dicembre 2020 alle 11:18 Autore: Guglielmo Sano

Da oggi, lunedì 28 dicembre 2020, parte il programma di vaccinazione di massa: ogni settimana in Italia 470mila dosi, immunità a settembre

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Vaccinazione di massa: nella mattinata di ieri il composto anti-Covid è stato somministrato ai primi italiani, tre operatori sanitari dell’istituto Spallanzani. Da oggi, lunedì 28 dicembre 2020, parte il programma di immunizzazione su larga scala.

Vaccinazione di massa: comincia la prima fase

Vaccinazione di massa: comincia il programma di immunizzazione. Dopo il V-Day simbolico, con le prime somministrazioni agli operatori dell’Istituto Spallanzani e la distribuzione di 9.750 dosi nei 21 siti protetti distribuiti sul territorio nazionale, da oggi lunedì 28 dicembre 2020, si parte con le operazioni su larga scala anche in Italia. Ogni settimana arriveranno 470mila dosi del composto Pfizer. Si darà la priorità, oltre che agli operatori sanitari, anche agli ospiti delle Rsa, “a seguire il vaccino verrà offerto gratuitamente a tutta la popolazione, a partire dalle categorie più fragili” ha ricordato ieri l’Istituto Superiore di Sanità.

Come sarà organizzato il piano di distribuzione?

Vaccinazione di massa: sarà direttamente Pfizer a occuparsi del trasporto delle dosi presso i circa 300 centri di conservazione e somministrazione individuati dalle Regioni. Ognuna di queste, quindi, ha facoltà di organizzarsi in modo sostanzialmente autonomo: per esempio, il Piemonte sembra intenzionato a dar seguito al programma in 28 ospedali mentre l’Emilia Romagna pare esser orientata piuttosto a organizzare delle postazioni esterne alle strutture sanitarie. Secondo una stima pronunciata qualche giorno fa dal Commissario all’emergenza coronavirus Arcuri, entro fine 2021, dovrebbero essere predisposti 1.500 punti di somministrazione.

Quando si raggiungerà “l’immunità di gregge”?

La Fase 1 del programma di Vaccinazione di massa potrebbe concludersi già ad inizio aprile, ha detto il ministro della Salute Speranza: traducendo, nel primo trimestre dell’anno si punta a raggiungere quota 13 milioni di vaccinati, a quel punto si dovrebbero registrare le prime conseguenze epidemiologiche. In pratica, se il piano andrà avanti come previsto (un milione e mezzo di dosi somministrate ogni mese), già tra gennaio e marzo, gli ospedali si potranno considerare Covid Free e le Rsa saranno messe in sicurezza. Dunque, appena dopo l’estate il 70% della popolazione potrebbe essere vaccinata: già a settembre 2021 è possibile raggiungere l’immunità di gregge, insomma.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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