Il calcio come questione di Stato: Il caso cinese

Pubblicato il 17 Febbraio 2016 alle 12:29 Autore: New New

Con i suoi oltre 1 miliardo e 400 milioni di abitanti la Cina può rappresentare una fornace capace di sfornare migliaia di giovani talenti in tutte le discipline sportive. Come già si può notare dai risultati ottenuti, i cinesi primeggiano in numerose discipline olimpiche come tuffi, ginnastica, sollevamento pesi, tennis tavolo e così via. Ma, c’è uno sport che più di tutti, negli ultimi anni, sta subendo uno sviluppo rapido e profondo. Lo sport in questione è il calcio.

Se pendiamo in esame la spesa effettuate dalle squadre di calcio di prima e seconda divisione cinese negli ultimi anni vedremo come si è passati da 100 milioni di euro complessivi ai più di 250 milioni spesi in quest’ultima sessione di mercato cinese, non ancora terminata. Viene spontaneo da porsi la segunte domanda: come mai queste squadre hanno deciso di spendere cosi tanti milioni e soprattutto in cosi poco tempo? Cosa c’è dietro al calcio cinese da permettere tale rapida evoluzione? La risposta a tale domanda pretende una riflessione profonda e attenta.

Primo punto. se andiamo ad elencare i giocatori che sono stati acquistati, in quest’ultima sessione, noteremo che non sono più calciatori a fine carriera e dal nome celebre, ma bensì, giocatori che hanno davanti ancora diversi anni di carriera e nel pieno della loro maturità professionale. Esempi sono l’acquisto di Jackson Martinez per 40 milioni di euro da parte del Guangzhou Evergrande, oppure di Gervinho passato all’Hebei China Fortune per ben 18 milioni, Guarin ceduto dall’Inter allo Shanghai Shenhua per 13 milioni, Ramires del Chelsea, Ylmaz del Galatasaray e tanti altri ancora. L’acquisto di questi professionisti significa che, la Cina, non punta solo al nome intrinseco del calciatore machina calcio alla sua qualità e alla possibilità che quest’ultima sfruttata nel tempo possa aumentare il livello di competitività del campionato cinese.

Secondo punto. Il calcio cinese ha subito una forte evoluzione anche sotto l’aspetto organizzativo. In passato la corruzione tra dirigenti, calciatori, presidenti e arbitri dilagava, inoltre, nessuna squadra possedeva le attrezzature necessarie per farsì che il calcio potesse svilupparsi adeguatamente. Successivamente con l’interesse del governo e l’ingresso nel mondo del calcio delle grandi compagnie cinesi si sono riscontrati numerosi passi in avanti dati anche dagli accordi di sponsorizzazione, redditizi e duraturi, che le squadre raggiungevano con queste grandi società.

Terzo punto. I miglioramenti ottenuti hanno portato la gente ad appassionarsi e a frequentare sempre più numerosi gli stadi. Maggiori spettatori, maggiore pubblicità, maggiore partecipazione.

Quarto punto. L’aspetto a mio avviso più importante. Il governo cinese, data anche la grande passione per il calcio del presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping, ha dichiarato di voler avviare un processo di sviluppo del calcio in tutta la Cina. Saranno costruiti numerosi impianti per l’attività sportiva nelle scuole e a partire dal 2017 il calcio entrerà a far parte a pieno regime delle attività scolastiche.

Il calcio in Cina ormai non è soltanto sport in evoluzione ma bensì una questione di Stato.