Pasión Rojiblanca: in diretta dal Vicente Calderón, Atlético Madrid – Espanyol

Pubblicato il 3 Dicembre 2016 alle 20:14 Autore: Alessandro Faggiano

Pasión Rojiblanca: in diretta dal Vicente Calderón, Atlético Madrid – Espanyol

Il commento post-partita: è stata una gara tesa, con entrambe le formazioni che non hanno spinto più di tanto. L’Espanyol arrivava in casa dell’Atletico forte di una buona posizione in classifica, in prossimità della piazze valevoli per l’Europa. L’Atletico doveva sfruttare il pareggio tra Barcellona e Real al Camp Nou. Missione, però, che non è riuscita ai ragazzi di Simeone. L’Atletico rimane staccato di 9 punti dalla vetta, presieduta dai cugini più ricchi e blasonati del Real Madrid di Florentino Pérez. La 14esima giornata di Liga si conclude così, con uno zero a zero che fa storcere il naso al pubblico presente ma che, alla fine e come sempre, applaude i suoi beniamini. Il prossimo appuntamento al Calderón sarà contro il Las Palmas, formazione che ha già dimostrato di poter dire la sua (a fronte delle previsioni di pre-campionato).

LIVE Atlético Madrid – Espanyol

Triplice fischio, finisce 0-0. Incontro acceso solo nel finale.  Juanfran e Oblak sugli scudi. Bene l’Espanyol che riesce ad uscire con un punto importante dal Vicente Calderón

+90ˋ: l’Espanyol prova a difendere, manca pochissimo alla fine di un match teso e che si è infiammato solo nel finale di partita.

87′: TRAVERSA Atletico! Poi, fuorigioco di Griezmann nel tentativo di ribatutta. È un assedio biancorosso sospinto da 50.000 festanti colchoneros

84′: assedio Atletico! L’Espanyol cerca di recuperare ogni secondo possibile pur di portare a casa un punto importante Il Calderón si accende!

82′: entra Saúl per le file dell’Atletico. Ad uscire è Kevin Gameiro, oggi poco visibile in area di rigore

80′: una funambolica serpentina di Correa stava per regalare il gol all’Atletico Madrid. Al momento del tiro, però, gli è venuto meno l’appoggio. López (portiere della squadra ospite) continua ad essere bersagliato di fischi.

76′: due sostituzioni consecutive per l’Espanyol che esaurisce così i cambi a propria disposizione. Entra Salva per Baptistao e Caicedo per il nervioso Gerard. La partita s’incammina verso un pareggio teso e con poche occasioni da gol. L’Atleti proveràˋìl forcing finale in questi ultimi 15 minuti di gioco

73′: il portiere dell’Espanyol viene bersagliato dai fischi per la sua lentezza nella ripresa dell’azione. Il numero 7 dei biancoazzurri, Gerard, viene ammonito per un intervento molto cattivo su Juanfran.

70′: ancora un’occasione per l’Atleti, stavolta ci ha provato Giménez di testa, di poco fuori. Per l’Atletico, secondo cambio: esce Carrasco per far spazio a un altro dei beniamini del pubblico biancorosso: il talentuoso Ángel Correa

68′: continua a crescere la pressione dell’Atletico, sospinto dal calore del pubblico. Esce Tiago per far posto a Gaitán.

65′: Che occasione per l’Atleti! López non si lascia trovare impreparato sul tiro insidiosissimo di Griezmann. Carrasco ha avuto l’opportunità di buttarla dentro in tap-in ma la palla va fuori di pochissimo sul lato opposto.

59′: MIRACOLO di Oblak! Seconda parata decisiva per il portiere ceco.

57′: l’Atletico prova a riprendere il controllo del gioco con un possesso palla più laborioso. Il Fondo Sur torna ad animare l’equipo di Simeone con maggior intensità.

55′: pronto un cambio nelle file dell’Espanyol. Esce David López far posto a Hernan Pérez.

49′: brivido per l’Atletico che rischia un clamoros autogol. L’Espanyol comincia con il piede sull’acceleratore e per la prima volta mette in difficoltà la squadra del Cholo Simeone.

46′: comincia la secondo frazione di gioco. Nessun cambio per le due squadre.

45′: fine primo tempo.

41′: grande occasione per l’Espanyol, stavolta ci deve pensare Oblak a togliere le castagne dal fuoco. Il match si è addormentato durante la metà della prima frazione di gioco. Dopo il lampo dei catalani, buona azione della Rojiblanca che prova a infilzare la retroguardia biancoazzura in contropiede.

20′: prima occasione per l’Espanyol, con la girata dal centro dell’area di un attaccante. Il pubblico si scalda, guidato dai cori del Fondo Sur. Lo stadio si è riempito in quasi la sua totalità.

15′: partita per ora molto stretta, si comincia con il freno a mano tirato anche se con il passare dei minuti l’Atletico prende campo, schiacciando l’Espanyol nella sua metà campo. La seconda squadra di Barcellona prova a pungere in ripartenza, senza riuscire a far male e a creare occasioni da gol.  Linea alta dell’Atletico che spinge ancor più indietro i biancoazzurri.

Presentazione Atlético Madrid – Espanyol

La prima volta al Calderón non si scorda mai. Questa non è la prima volta, e nemmeno sarà l’ultima. Ogni volta, lo stadio della Rojiblanca regala emozioni indescrivibili. La ‘afición’ riempie celermente gli oltre 55.000 seggiolini bianchi, rossi e blu. Dietro, si stagliano – imperiosi – il Palacio Real e la Catedral de la Almudena.

Sono le 20:30, le squadre intensificano il riscaldamento. All’entrata in campo di Griezmann, il pubblico esplode. È il giovane talento francese il grande idolo dei Colchoneros. Certo, senza citare il ‘Cholo’ Simeone, attorno il quale si è generato un vero e proprio culto. L’argentino ha creato un’identità di gioco che riflete perfettamente lo spirito di una squadra e di una tifoseria mai doma.

Dopo la presentazione delle squadre, si rispetta un minuto commemorativo per le vittime della tragedia che ha colpito la Chapecoense.  Con un semplice striscione fatto calare dalla tribuna, le due tifoserie si riuniscono in un applauso commosso e straziante, accompagnato da una musica lieta. Poi, è il momento di mettere il pallone a terra. Il grido “Atleti hasta la muerte” si sprigiona dal Fondo Sur. Ora si, si può cominciare. In collegamento dal Vicente Calderón, presso le sponde del Manzanarre, Alessandro Faggiano

L'autore: Alessandro Faggiano

Caporedattore di Termometro Sportivo e Termometro Quotidiano. Analista politico e politologo. Laureato in Relazioni Internazionali presso l'Università degli studi di Salerno e con un master in analisi politica conseguito presso l'Universidad Complutense de Madrid (UCM).
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