Regole viaggi all’estero: quali sono? Ecco un quadro di sintesi

Pubblicato il 6 Maggio 2021 alle 11:07 Autore: Claudio Garau
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Regole viaggi all’estero: quali sono? Ecco un quadro di sintesi

In tema di nuove regole viaggi, vi sono paesi nei quali i cittadini italiani possono andare senza dover restare obbligati alla quarantena, ma ciò soltanto esibendo un test negativo o un certificato di effettiva vaccinazione contro il covid o di guarigione. E’ il sito ‘Viaggiare Sicuri’ il riferimento per chiunque intenda spostarsi per un viaggio all’estero: nelle sue pagine è possibile consultare le regole di ingresso in alcuni paesi stranieri.

Qui di seguito vogliamo fare chiarezza su quelli che sono i paesi che hanno detto sì ai viaggi internazionali, senza imporre – come accennato – l’obbligo di quarantena all’arrivo, sempre che chi arriva sia in grado di dare sufficienti garanzie sul buon stato di salute e dunque sull’assenza di rischio di contagio da coronavirus. Vediamo dunque quali sono, giacchè si tratta di una informazione che potrebbe interessare molti italiani che, all’avvicinarsi della stagione estiva, desiderano finalmente poter fare una vacanza in qualche meta straniera particolarmente nota.

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Regole viaggi in Grecia: la situazione attuale

Al momento restiamo in attesa dell’arrivo del pass ‘internazionale’ che consentirà a vaccinati e guariti di circolare liberamente al di fuori dello stato di appartenenza e, nel frattempo, il Ministero degli Esteri – nel sito sopra citato – ha aggiornato le regole viaggi ed ingresso in alcuni paesi stranieri, ben noti per essere (anche) mete turistiche.

In linea generale, fino al 15 maggio gli spostamenti da e per l’estero sono comunque regolati dal Dpcm del 2 marzo, che distingue i vari paesi in cinque elenchi, ciascuno dei quali con disposizioni diverse circa le misure da rispettare.

Per quanto riguarda la Grecia, una delle mete più gettonate dai turisti italiani che vanno all’estero, importanti informazioni si trovano sul citato sito della Farnesina. All’interno è infatti possibile leggere che per i viaggiatori che si dirigono in questo paese “a partire dal 19 aprile viene rimosso l’obbligo di isolamento fiduciario di sette giorni, precedentemente in vigore, per i passeggeri che risiedono nei Paesi UE, nell’area Schengen, Regno Unito, USA, Emirati Arabi Uniti, Serbia e Israele purché, al momento dell’ingresso in Grecia, siano in possesso di un test molecolare negativo (in inglese), effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo, o – in alternativa – di un certificato di vaccinazione (purché siano decorsi almeno 14 giorni dal completamento della vaccinazione). Per gli altri passeggeri continua a essere previsto, fino a data da destinarsi, l’obbligo di rispettare un periodo di autoisolamento fiduciario di sette giorni (o, in caso di permanenza per periodi inferiori, per tutto il periodo di permanenza)“.

Si tratta di informazioni molto chiare e che non lasciano dubbi circa le attuali regole viaggi nel paese ellenico.

Regole viaggi in Portogallo: la situazione attuale

Al momento le regole viaggi in Portogallo sono quelle che seguono. Fino al giorno 16 maggio, in base a quanto delineato dall’aggiornamento del 4 maggio 2021, i turisti in arrivo anche dal nostro paese in Portogallo sono tenuti a esibire un test molecolare RT-PCR al Covid-19, con esito negativo, compiuto entro le 72 ore anteriori l’inizio del viaggio. Senza di esso, non vi sarà diritto a partire.

Attenzione però: per i bambini con età al di sotto dei 24 mesi sono occorre esibire il predetto test. E altresì reso noto che “l’ingresso o il transito in Portogallo è consentito solamente per i viaggi essenziali: viaggi per motivi professionali, di studio, di ricongiungimento familiare, di salute o per ragioni umanitarie“.

Pertanto, come si può notare, vi sono regole viaggi piuttosto diverse da paese a paese ed è certamente auspicabile conoscerle tutte prima di partire.

Viaggi a Cipro: la situazione attuale

Al momento nell’isola non sussiste obbligo di quarantena, tuttavia le regole viaggi previste dal Governo locale, in base a quanto indicato nel sito Viaggiare Sicuri, comportano la suddivisione dei Paesi stranieri in differenti categorie (verde, arancione, rossa, grigia). Ciò in relazione al grado di diffusione dell’epidemia, individuato dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (ECDC), i cui dati sono aggiornati ogni settimana.

Al momento l’Italia è di colore rosso. In buona sostanza, chi giunge dal nostro Paese deve esibire un certificato negativo di test molecolare (PCR), compiuto non più di 72 ore prima del viaggio e rifare il test all’arrivo a Cipro, restando in autoisolamento fino all’esito dell’esame.

Viaggi in Spagna: la situazione attuale

Per quanto riguarda le regole viaggi in uno dei paesi che più attirano i turisti italiani, l’ultimo aggiornamento delle regole è datato 30 aprile. Pertanto, è ammesso di entrare nel paese se chi arriva, giunge da paesi europei e rientranti nello spazio Schengen, senza alcun dovere di quarantena.

Ma attenzione: permane l’obbligo di esibire un test molecolare PCR negativo, compiuto nelle 72 ore anteriori all’arrivo, in nave o aereo, nel paese iberico. La regola si applica ai passeggeri provenienti da tutti i Paesi UE e tutti i Paesi extra UE, a parte Australia, Nuova Zelanda, Singapore, Corea del Sud, Ruanda, Tailandia, Cina, Macao e Hong Kong. In particolare per l’Italia, l’obbligo attiene ai passeggeri che arrivano da qualsiasi Regione. Non sono ammessi i test rapidi.

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Viaggi in Croazia: la situazione attuale

In base alle regole viaggi aggiornate e al momento vigenti, fino al 15 maggio gli italiani che vogliono recarsi in Croazia possono farlo, rispettando una delle due condizioni seguenti:

  • esibendo l’esito negativo di un tampone compiuto nelle ultime 48 ore;
  • presentando il certificato di vaccinazione se sono passati 14 giorni dalla seconda dose.

Inoltre, i soggetti che sono guariti dal Covid e sono in possesso del certificato medico non hanno obbligo di presentare l’esito negativo al tampone, se sono stati vaccinati con almeno una dose; esenzione che si allunga fino a 5 mesi dalla data della somministrazione del vaccino. Chiunque sia interessato può decidere di fare il test antigenico rapido all’arrivo in Croazia, ma attenzione: in detta ipotesi dovrà rispettare un periodo di autoisolamento pari a10 giorni.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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