Green pass Italia: come funzionerà il passaporto vaccinale per i viaggi?

Pubblicato il 5 Maggio 2021 alle 10:49 Autore: Claudio Garau
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Green pass Italia: come funzionerà il passaporto vaccinale per i viaggi?

Con il green pass Italia “I turisti potranno muoversi liberamente tra Regioni senza quarantena“: queste le recenti parole del Premier Mario Draghi in un incontro con i giornalisti nell’ambito del G20. Nei prossimi mesi, si tratta di rilanciare il turismo made in Italy, attraverso regole di sicurezza sanitaria che consentano di allentare le restrizioni del lockdown.

Insomma il pass verde, o green pass Italia rappresenterà il lasciapassare per muoversi tra le regioni del nostro paese, ed è ormai quasi pronto ad essere varato. Tuttavia in molti ancora si fanno alcune domande degne di nota: quando entrerà di fatto in vigore? Qual è la differenza tra il green pass Italia e quello europeo? Che cosa cambierà e da quando per i movimenti a livello turistico? Vediamo di chiarire tutti i dubbi e le incertezze, con una mini-guida riassuntiva su questo nuovo documento.

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Green pass Italia: cos’è e come funziona

Il green pass Italia sarà ufficialmente varato il giorno 15 maggio e proprio in quella data cesseranno gli effetti dell’ordinanza (che non sarà infatti rinnovata) del ministro della Salute Roberto Speranza, con la quale è stata imposta la quarantena di 5 giorni per chi (straniero o italiano non c’è differenza) entra in Italia da un Paese dell’Ue. Per i paesi non UE, invece, il termine è è pari 14 giorni.

Oggi i ministri del Turismo si sono incontrati, e questo è uno dei primi appuntamenti della presidenza italiana del G20. È un incontro simbolico. Il mondo vuole viaggiare in Italia, la pandemia ci ha costretto a chiuderci ma l’Italia è pronta a ridare il benvenuto al mondo“, ha voluto rimarcare il Presidente del Consiglio nella recente conferenza stampa, che ha seguito la ministeriale del G20 sul Turismo. Ha aggiunto poi: “Non ho dubbi che il turismo in Italia riemergerà più forte di prima“, definendo il settore turistico “caposaldo del nostro Paese”.

Le 3 condizioni che permettono di entrare e circolare in Italia

È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia. E naturalmente non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo“, ha poi concluso l’ex Presidente della BCE, il quale ha ribadito che chi entrerà nella penisola (ossia lo straniero che giunge qui per turismo o l’italiano che vi fa ritorno), dopo la data del 15 maggio potrà entrare e circolare in piena libertà, se avrà con sè la carta verde, o green pass Italia.

In buona sostanza, si tratta di una certificazione che dovrà comprovare:

  • l’effettiva vaccinazione contro il coronavirus, attraverso uno dei vaccini al momento ammessi dall’Ema, ossia Pfizer, Moderma, AstraZeneca e Johnson & Johnson;
  • l’effettuazione di un tampone negativo nelle 48 ore anteriori al viaggio;
  • l’effettiva guarigione dal coronavirus da non più di 6 mesi.

Non deve stupire che abbiamo di fronte in pratica le stesse condizioni già previste per gli spostamenti tra regioni, di cui al decreto Riaperture entrato in vigore il 26 aprile. 

Green pass digitale o semplice certificazione sanitaria

In tanti già si domandano quale sarà in concreto il meccanismo di funzionamento: al momento si sa che i tecnici stanno elaborando una sorta di ‘pass digitale’, tuttavia pare che dal giorno citato, ossia il 15 maggio, sarà sufficiente munirsi di una comune certificazione cartacea, emessa dalle autorità sanitarie di riferimento, che appunto chiarisca senza ombra di dubbio la sussistenza di una delle tre condizioni sopra citate. I tecnici stanno lavorando anche ad alcuni ultimi dettagli, ma pare comunque confermato il periodo di validità del green pass Italia (6 mesi), mentre si discute sulla tipologia del tampone (se solo molecolare o anche antigenico).

Da rimarcare altresì che il green pass Italia sarà obbligatorio per poter assistere ad eventi di spettacolo o sportivi, in cui saranno presenti molti spettatori e non sarà dunque possibile tenere distanziati i presenti. Ciò ovviamente nell’ottica da un lato di favorire la ripresa delle attività lavorative, e dall’altro di garantire la sicurezza sanitaria.

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Green pass europeo: documento diverso ma stessi requisiti

Attenzione a non confondere il green pass Italia con il documento analogo che sarà rilasciato a partire da metà giugno. Ci riferiamo al Pass europeo, che dovrebbe essere varato tra poco più di un mese e che avrà la stessa finalità: incentivare alla ripresa degli spostamenti all’interno della Ue, ma in piena sicurezza sanitaria, proprio ora che si avvicina la stagione turistica.

Il meccanismo dovrebbe comportare il rilascio di un certificato cartaceo o digitale con un’app da scaricare sullo smartphone, in cui saranno indicate le condizioni già viste sopra, ossia vaccinazione, o guarigione oppure test negativo. Tuttavia, ci sono ancora alcuni punti da chiarire, tra cui quello della possibilità di fare test gratis, di estendere il green pass UE anche a paesi al di fuori dell’Unione (come Israele), e la questione tutela della privacy. Concludendo, il green pass UE non impedirà tuttavia che ciascun singolo Paese membro UE possa imporre la quarantena a chi arriva sul suo territorio.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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