Reddito di cittadinanza e assegno unico famiglie compatibili: ecco perchè

Pubblicato il 29 Aprile 2021 alle 12:20 Autore: Claudio Garau
Reddito di cittadinanza revisione requisiti

Reddito di cittadinanza e assegno unico famiglie compatibili: ecco perchè

Attenzione alla non poche novità normative delle ultime settimane, in particolare quelle inerenti il reddito di cittadinanza. Infatti, la legge-delega n. 46 del primo aprile, in Gazzetta Ufficiale dal 6 aprile 2021, ha stabilito che L’assegno unico per i figli 2021 è compatibile con sussidio a favore di chi non ha un lavoro e lo sta cercando attivamente.

Certamente la notizia sarà di sollievo per i tanti nuclei familiari che, specialmente in una delicata fase socio-economica come quella attuale, stanno facendo riferimento alle mensilità del reddito di cittadinanza, per far fronte alle spese quotidiane. Ricordiamo altresì che i tratti salienti dell’assegno unico figli sono inclusi nella citata legge di inizio aprile: tanti i destinatari, ed in particolare le famiglie con figli a carico fino a 21 anni a partire dal settimo mese di gravidanza della madre.

Se è vero che la legge citata dovrà essere accompagnata, nelle prossime settimane, dai decreti attuativi con i criteri di attribuzione, le fasce Isee e gli importi previsti, è già certo ora che la compatibilità con il reddito di cittadinanza è e sarà garantita. Vediamo più nel dettaglio.

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Nella carta Reddito di cittadinanza l’erogazione dell’assegno unico

Ciò che è indicato nella legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale, è il principio generale di compatibilità tra le due prestazioni: infatti, il provvedimento di inizio aprile stabilisce la cornice normativa entro cui inserire le due misure di sostegno al reddito, ma saranno i decreti attuativi a fissare tutte le necessarie regole di dettaglio.

Anzi, la legge delega n. 46 specifica che l’assegno unico figli sarà versato insieme al sussidio che fu un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle alcuni anni fa: le modalità di erogazione utilizzate sarebbero dunque le stesse del RdC, consentendo il versamento di ambo le prestazioni nella stessa ricarica mensile della carta reddito di cittadinanza.

Nelle nuove regole varate in tema di assegno unico, si può leggere che quest’ultimo: “E’ certamente compatibile con la fruizione del reddito di cittadinanza, di cui all’articolo 1 del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, ed è corrisposto congiuntamente ad esso con le modalità di erogazione del reddito di cittadinanza.

A riprova di questo meccanismo, la legge-delega n. 46 del primo aprile 2021 dispone altresì che nella determinazione dell’ammontare totale di assegno unico e reddito di cittadinanza “si tiene eventualmente conto della quota del beneficio economico del reddito di cittadinanza attribuibile ai componenti di minore età presenti nel nucleo familiare, sulla base di parametri della scala di equivalenza definiti dal decreto n.4/2019”.

Alcuni osservatori hanno interpretato quest’ultima norma, sostenendo che – alla luce quanto appena riportato – all’ammontare totale delle due prestazioni reddito di cittadinanza e assegno unico famiglie, rivolte ad un determinato nucleo familiare, andrebbe dunque sottratta la quota di RdC assegnabile a ogni minore incluso nel nucleo stesso. Ma soltanto i decreti attuativi potranno dare i doverosi dettagli.

La corsa ad ostacoli che attende Rdc e assegno unico

In verità, per far partire davvero l’assegno unico ad inizio luglio, è obbligatorio superare alcuni delicati passaggi. Se da un lato gli uffici tecnici del Governo stanno mettendo a posto i dettagli sugli importi da erogare, vero è che da qui a luglio i centri di assistenza fiscale saranno messi a dura prova, essendo questo anche il periodo della stagione dichiarativa. C’è chi teme che sarà praticamente impossibile che tutte le 7,6 milioni di famiglie con figli under 21 beneficiarie del nuovo assegno unico, riescano ad avere l’Isee entro luglio, ossia l’indicatore della situazione economica del nucleo a cui sarà assegnato il nuovo sussidio.

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Secondo i dati indicati da Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta nazionale dei Caf, al 15 di aprile i centri di assistenza fiscale avevano già spedito oltre 5 milioni di pratiche per Isee 2021, con un aumento del 23% rispetto ai primi mesi dello scorso anno. “Si tratta più della metà di tutte le pratiche inviate l’anno scorso e le prestazioni che richiedono l’Isee sono in continua crescita“, ha sottolineato Angileri.

Come ribadito più sopra, le norme appena varate stabiliscono la compatibilità tra reddito di cittadinanza e assegno unico, ossia tra la misura di sostegno contro la povertà e la disoccupazione e la misura mirata a supportare i nuclei familiari con figli, promuovendo altresì la natalità. Concludendo, il punto chiave è comprendere in che modo l’assegno unico integrerà il reddito familiare e perciò abbasserà l’importo del reddito di cittadinanza versato ai nuclei beneficiari con figli. Secondo i dati disponibili, ben 1,22 milioni di famiglie avranno i requisiti per ambo le misure.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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