Vaccino ai turisti, l’accordo Liguria-Piemonte potrebbe essere esteso a tutto il paese

Pubblicato il 27 Maggio 2021 alle 11:46 Autore: Claudio Garau
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Vaccino ai turisti, l’accordo Liguria-Piemonte potrebbe essere esteso a tutto il paese

L’accordo interregionale Liguria-Piemonte sui vaccini ai turisti potrebbe presto allargarsi alla penisola. Lo dichiara Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, che ha sottoscritto l’accordo con il suo collega Alberto Cirio: “Abbiamo fatto un protocollo d’intesa tra Liguria e Piemonte e lo abbiamo sottoposto alla struttura commissariale. Io l’ho anticipato al commissario Figliuolo e ne ho parlato a lungo con il ministro Gelmini. Sarebbe opportuno portarlo in Conferenza delle Regioni come traccia per chi lo voglia fare. E’ una cosa in piu’, non obbligatoria“. E, nella conferenza delle Regioni, svoltasi nella giornata di ieri, il meccanismo dell’accordo tra regioni sembra aver convinto.

Per Toti si tratterebbe di fornire “un servizio a chi ha una seconda casa, chi va in vacanza in un residence, chi raggiunge la casa dei nonni in un’altra regione“. Potrebbero dunque esserci sviluppi a breve

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Vaccini ai turisti: le singole Regioni potranno valutare di accedere all’accordo

Lo schema tracciato sarebbe quello dell‘accordo quadro al quale le singole Regioni potrebbero decidere di accedere in modo del tutto volontario. Alle Regioni dunque il compito di attivare le regole comuni d’intesa con la struttura commissariale. L’obiettivo sarebbe dunque quello di adottare accordi bilaterali, trilaterali o quadrilaterali ma sempre sulla scorta di un impianto di regole condiviso. Soprattutto, si discute in questi giorni circa la durata del soggiorno che farà scattare la possibilità del vaccino ai turisti. In ogni caso, la proposta unitaria da proporre al Governo ricalcherebbe il protocollo sottoscritto da Liguria e Piemonte.

Sulla scorta di quell’intesa, il vaccino ai turisti sarebbe assicurato a tutti coloro che soggiorneranno almeno una settimana nell’altra regione sulla base di un passaggio di dosi. Secondo le prime stime effettuate, il numero di turisti potenzialmente coinvolti nell’iniziativa si aggira sulle 300mila unità (250mila piemontesi e 50mila liguri).

Non deve stupire il fatto che si sia stato sottoscritto un accordo ad hoc tra Regioni, giacchè sussiste una reciproca e consistente mobilità turistica su scala annuale (e non solo stagionale) tra Liguria e Piemonte.

Tuttavia, se vi sarà un accordo quadro nazionale la Liguria potrà stipulare intese ad es. con Toscana o Lombardia.

Come funziona in sintesi l’accordo Liguria-Piemonte

L’accordo tra le due regioni del nord Italia è mirato, evidentemente, da un lato a favorire la ripresa del turismo estivo, e dall’altro costituisce un ulteriore impulso alla campagna di vaccinazione. La sinergia Liguria-Piemonte ha mirato dunque a predisporre un protocollo d’intenti per la reciprocità vaccinale in ambito turistico, documento firmato nei giorni scorsi.

In particolare, l’accordo sancisce che i cittadini liguri potranno ottenere la vaccinazione anti-coronavirus presso i punti vaccinali piemontesi, e viceversa. Tuttavia vi sono delle condizioni da rispettare per il vaccino ai turisti:

  • il soggiorno deve essere a scopo turistico;
  • il soggiorno deve svolgersi nella stagione estiva;
  • per un lasso di tempo che rende difficoltosa la somministrazione del vaccino nel territorio di residenza.

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Ovviamente, il turista non dovrà essere già stato vaccinato oppure dovrà esibire il documento che certifica la data e la tipologia della prima dose somministrata. Ulteriore step da rispettare è l’autorizzazione al trattamento dei dati.

L’intesa Liguria-Piemonte, il cui schema potrebbe essere presto allargato al resto della penisola, prevede il meccanismo dell’interscambio dell’anagrafe vaccinale e del controllo dell’autocertificazione. La finalità è e resta comunque quella di rendere il meno burocratico possibile tutto l’iter dei vaccini ai turisti.

La ragione della sinergia tra le due regioni ben si comprende, se consideriamo che la campagna di vaccinazione si svilupperà nella sua piena espansione proprio d’estate, con ovvie conseguenze sulle prenotazioni nelle località turistiche interessate, per il lasso di tempo tra la somministrazione della prima e della seconda dose. Non solo. Nell’accordo siglato, è sottolineato che il vaccino ai turisti è utile al rilascio del green pass italiano.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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