Quarantena Covid malattia: Governo Draghi pronto alla marcia indietro?

Pubblicato il 30 Agosto 2021 alle 09:38 Autore: Guglielmo Sano
Quarantena e autosorveglianza: che differenza c’è e cosa bisogna fare

Quarantena Covid malattia: Governo Draghi pronto alla marcia indietro?

Quarantena Covid malattia: nel suo ultimo intervento pubblico alla Festa dell’Unità di Modena il Ministro del Lavoro Orlando si è sbilanciato rispetto ad una marcia indietro sul tema. Poi una promessa: la questione verrà affrontata (e risolta) nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri.

Quarantena Covid malattia: Governo Draghi pronto alla marcia indietro?

Quarantena Covid malattia: è venuto a mancare il rifinanziamento della misura per il 2021, a comunicarlo è stata l’Inps con una nota diffusa il 6 agosto. Quindi, allo stato dei fatti la prestazione assicurativa non viene riconosciuta ai lavoratori per il periodo di isolamento a seguito di contatto con un positivo.

“Avevamo segnalato la questione nell’ultimo scostamento purtroppo non si sono trovate tutte le risorse necessarie. Io credo che nel frattempo siano maturate le condizioni perché alcune risorse impegnate in altre direzioni possano essere utilizzate in questo senso. Credo che ci possa essere una risposta se tutto il governo sarà d’accordo: abbiamo una valutazione assolutamente favorevole a consentire che la quarantena sia considerata una malattia e che non gravi sui lavoratori e sulle imprese”: con queste parole il ministro del Lavoro Orlando annuncia l’intenzione del Governo Draghi di tornare sui propri passi rispetto all’indennità per i lavoratori costretti a casa dopo essere entrati in contatto con un positivo.

Decisivo il prossimo Consiglio dei Ministri

Quarantena Covid malattia: “ne parleremo al prossimo Consiglio dei ministri” dove la questione potrà essere “affrontata e risolta” si è sbilanciato sempre Orlando. Le parole del Ministro del Lavoro arrivano dopo un lungo pressing delle parti sociali: con l’entrata dell’autunno e la parallela ripresa delle attività scolastiche e lavorative molto probabilmente i contagi torneranno a crescere in modo sensibile.

Con l’aumentare dell’incidenza dei casi è chiaro che molti lavoratori potrebbero essere costretti all’isolamento: se tale periodo non sarà coperto dall’indennità di malattia (di cui materialmente si fa carico l’Inps) si rischieranno decurtazioni dello stipendio (in molti casi i permessi retribuiti potrebbero non bastare per coprire tutto il periodo) a meno che i datori di lavoro di non si facciano carico delle spese dovute in teoria, nel quadro, della prestazione.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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