Reddito di cittadinanza: novità in arrivo. Quali sono?

Pubblicato il 3 Novembre 2021 alle 12:07 Autore: Claudio Garau
Reddito di cittadinanza per coronavirus cambi in vista per i beneficiari

Reddito di cittadinanza: novità in arrivo. Quali sono?

Il sussidio introdotto alcuni anni fa per iniziativa specifica del M5s non hai mai ingranato del tutto e mai è diventato una misura bipartisan, è ben noto. Neanche in tempi di pandemia e di crisi occupazionale l’RdC sembra aver convinto nel suo meccanismo.

Recentemente ha usato parole molto dure il Ministro per la PA Renato Brunetta, esponente di FI ora nella squadra di Governo. Lo ha fatto in occasione dell’intervento alla Fondazione Mirafiore di Oscar Farinetti, il noto imprenditore fondatore della catena Eataly. Ecco che cosa ha detto sul reddito di cittadinanza e sui suoi percettori.

Reddito di cittadinanza: Brunetta non use mezze misure per affossare il sussidio 

E’ impossibile dare 7-800 euro a chi sta a casa e non ha voglia di lavorare anche quando gli arriva l’offerta di lavoro”, sono le dure parole usate dal Ministro Renato Brunetta.  

Egli poi ha avuto modo di sottolineare che: “Quando arrivava per raccomandata un’offerta non l’aprivano e quindi visto che non era stata aperta il reddito continuava ad arrivare”, riferendosi a coloro che non hanno mostrato finora spirito d’iniziativa nel cercare un nuovo lavoro. 

Precisiamo che, in base alle regole vigenti in tema di reddito di cittadinanza, se la raccomandata contenente l’offerta di lavoro non è aperta dal destinatario, il sussidio continua a correre come nel caso di mancato arrivo della comunicazione. Insomma, fatta la legge, trovato l’inganno, verrebbe da dire.

Superbonus 110%: proroga, destinatari, aliquote. Cosa cambia?

RdC: in arrivo novità sostanziali 

Il Ministro Renato Brunetta non ha esitato a definire tali comportamenti come “inaccettabili”, e – nell’occasione dell’intervento alla citata Fondazione – ha al contempo annunciato di aver mobilitato “non solo le agenzie pubbliche, che non hanno mai trovato lavoro a nessuno, ma anche le private”.

Poi prefigurando significative novità circa il meccanismo di attribuzione del beneficio del reddito di cittadinanza: “Voglio vedere, in presenza, quando gli si offre un lavoro che mi dicano di no. Perché al primo no comincia la decurtazione dell’assegno. Alla seconda offerta negata, invece, sparisce”. All’orizzonte dunque il taglio del sussidio, se il percettore non si mostra collaborativo nella ricerca di una nuova occupazione.

Infine Brunetta ha ribadito che lo smart-working nel settore pubblico non è stato utile – in linea generale – al buon funzionamento della PA e in definitiva non ha contribuito alla qualità del servizio reso al pubblico. Ecco perché l’esponente di FI ora al Governo ha altresì precisato che “Si potrà fare dello smart working in futuro? Certo, ma con una piattaforma digitale sicura e seria”.

SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU GOOGLE NEWS

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
Tutti gli articoli di Claudio Garau →