Terza dose Moderna: cosa cambia rispetto a Pfizer. È sicura?

Pubblicato il 10 Dicembre 2021 alle 08:30 Autore: Guglielmo Sano
Terza dose Moderna: cosa cambia rispetto a Pfizer. È sicura?

Terza dose Moderna: cosa cambia rispetto a Pfizer. È sicura?

Terza dose Moderna: ci sono degli aspetti da conoscere riguardo ad efficacia ed effetti collaterali, per esempio, quando si parla di somministrazione del booster? Una panoramica delle informazioni al momento disponibili.

Terza dose Moderna: cosa cambia rispetto a Pfizer?

Terza dose Moderna: insieme a quello di Pfizer si tratta di un composto ad mRNA. In sostanza, la tecnologia – di nuova generazione – che utilizza non prevede l’inoculazione di un agente patogeno “depotenziato”: nell’organismo vengono introdotte, in breve, soltanto le sue informazioni genetiche, quelle che permettono alle cellule del sistema immunitario di riconoscere il coronavirus quando viene incontrato (il codice che identifica la proteina spike del Sars Cov 2).

I composti Pfizer e Moderna condividono la stessa tecnologia, quindi, non stupisce che l’efficacia (intorno al 90%) e di conseguenza la durata della protezione (circa 6 mesi ai livelli massimi) siano molto simili. D’altra parte, secondo alcuni recenti studi, la copertura offerta da Moderna potrebbe essere leggermente più lunga rispetto a quella offerta dal vaccino Pfizer. D’altra parte, serviranno ancora mesi per avere dei dati certi rispetto al mantenimento dei tassi di efficacia successivamente alla somministrazione della terza dose.

Qualcosa da segnalare per gli effetti collaterali?

Terza dose Moderna: anche dal punto di vista degli effetti collaterali il composto Moderna è molto simile a quello Pfizer. A seguito della somministrazione, compresa quella del booster, non sono stati segnalati finora problemi rilevanti a livello generale: insomma, le reazioni più comuni (che comunque si verificano raramente) sono dolore localizzato nel punto dell’iniezione, febbre, spossatezza.

Nessuna particolare criticità è stata rilevata nemmeno per quanto riguarda il mix di composti, cioè rispetto alla somministrazione di un booster Moderna dopo prima e seconda dose con vaccino di altra marca: anzi, alcune ricerche suggeriscono un miglioramento dell’efficacia della copertura nel caso di “mescolamento”, cioè se per esempio dopo prime due dosi Pfizer si fa la terza con Moderna.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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