Regime forfettario ed e-fattura: cosa manca prima dell’obbligo? I due step

Pubblicato il 17 Dicembre 2021 alle 16:58 Autore: Claudio Garau
monete e penne

In questi ultimi giorni, vi sono state notizie di rilievo per coloro che – tra le p. Iva – hanno aderito al regime forfettario. Infatti, il Comitato dei rappresentanti permanenti UE ha dato il via libera all’Italia, per quanto attiene all’obbligo di fattura elettronica.

Ma la strada non è completata del tutto: al fine di introdurre l’obbligo occorrono ancora due ulteriori passaggi. Ecco quali.

Regime forfettario e fattura elettronica: il quadro normativo sta per cambiare

Al momento nel nostro paese – a partire dal primo gennaio 2019 – si applica, per le p. IVA, l’obbligo di emettere fattura soltanto in formato elettronico per il tramite del cd. SdI (Sistema di Interscambio). Ma vi sono comunque delle eccezioni ad un dovere, che è stato introdotto per meglio combattere l’evasione fiscale.

Fasce di contribuenti sono state escluse perché di fatto esonerate e, tra esse, particolare rilievo hanno coloro che hanno aderito al regime forfettario, ossia un sistema di favore che consente di ottenere diverse semplificazioni fiscali. Tra queste ultime abbiamo l’esonero dall’obbligo di emissione della e-fattura.

In altre parole, la fattura elettronica per i forfettari è una mera facoltà. Dette p. IVA possono infatti emettere anche fatture cartacee. La sola circostanza nella quale detti contribuenti sono obbligati all’e-fattura è rappresentato dalle operazioni fatturate nei confronti della PA.

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Regime forfettario ed e-fattura: i 2 step restanti prima del varo dell’obbligo generalizzato

Abbiamo accennato al fatto che, con tutta probabilità, tra poco le cose cambieranno e sarà varato l’obbligo generalizzato di e-fattura anche per tutti coloro che hanno aderito al regime forfettario. Infatti, come accennato all’inizio, il Comitato dei rappresentanti permanenti UE ha detto sì all’Italia per quanto riguarda la desiderata estensione dell’obbligo generale dell’e-fattura fino al 2024, e la facoltà di allargarne l’obbligo anche ai contribuenti con regime forfettario, per operazioni differenti da quelle verso gli enti pubblici.

Ma appunto, mancano ancora un paio di passaggi cruciali:

  • l’ok definitivo in un prossimo Consiglio UE;
  • il conseguente varo della normativa interna, che dovrà imporre l’obbligo di fatturazione elettronica per la generalità dei forfettari.

Entro alcuni mesi vi dovrebbe essere la svolta che consentirà la concreta applicazione dell’obbligo in oggetto in Italia. Ovviamente, non mancheranno nostri aggiornamenti in proposito.

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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