Regime forfettario: sì alla fatturazione elettronica da parte dell’UE

Pubblicato il 14 Dicembre 2021 alle 12:24 Autore: Claudio Garau
Fattura elettronica in regime forfettario 2019

Notizie molto importanti sul fronte fiscale, arrivate recentemente da Bruxelles. Infatti la UE ha appena detto sì all’allargamento fino al 2024 della fatturazione elettronica obbligatoria, anche per le p. IVA in regime forfettario con flat tax al 15%. 

E’ stata la Commissione UE a concedere al nostro paese la facoltà di prevedere l’obbligo di fattura elettronica anche per i contribuenti forfettari in regime di flat tax, nonché a prolungare le attuali regole di fatturazione per il B2B e B2C fino al 2024. Il via libera preliminare è giunto lo scorso 8 dicembre. 

Regime forfettario: a cosa serve in breve 

Ricordiamo che quello forfettario consiste in un regime agevolato che consente alle persone fisiche che svolgono attività di impresa o di lavoro autonomo, di sfruttare un certo sgravio fiscale e varie agevolazioni, se rispettano specifici requisiti. 

La fatturazione elettronica dal primo gennaio 2019 è prevista come obbligo per tutti i soggetti che hanno aperto una p. IVA, tenuti ad usarla per tutte quelle operazioni che ne impongono l’emissione. Ma attenzione: finora dall’obbligo sono stati esonerati alcuni professionisti che alla data di apertura della p. IVA hanno aderito a regimi fiscali agevolati come appunto il forfettario. 

Questo meccanismo ha la precisa finalità di migliorare e aumentare la capacità dell’amministrazione finanziaria dello Stato di prevenire e combattere efficacemente l’evasione fiscale e l’evasione IVA. 

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Regime forfettario: il sì dell’UE a seguito della richiesta delle autorità del nostro paese 

Il punto è che con il via libera delle istituzioni UE, si va verso l’estensione dell’obbligo anche ai contribuenti nel regime forfettario e flat tax. Mentre con la conferma definitiva dell’orientamento di Bruxelles, che giungerà in uno dei prossimi Consigli Ue, l’allargamento ai forfettari dovrà poi essere tradotto nell’ordinamento italiano con una norma ad hoc. 

Peraltro, l’ok preliminare UE è arrivato dopo la richiesta italiana di estendere l’obbligo ai seguenti soggetti: 

  • coloro che hanno scelto il regime forfettario con flat tax (circa 1,5 milioni di attuali Partite IVA); 
  • soggetti che erogano prestazioni sanitarie; 
  • associazioni e società sportive dilettantistiche fino a 65.000 euro di ricavi. 

In questo preciso momento non vi è obbligo di fattura elettronica per coloro a cui è applicato il regime forfettario ma sono disposti incentivi. Pertanto quando l’iter previsto sarà concluso – lo ribadiamo – l’Italia potrà ampliare i confini applicativi della fatturazione elettronica ed estenderla alle partite IVA in regime forfettario, che fino a questo momento sono state escluse dal vincolo. 

Infine, la rilevanza della fatturazione elettronica in prospettiva antievasione era stata a suo tempo ben evidenziata dall’Italia nei confronti delle istituzioni comunitarie: il nostro paese ebbe infatti modo di rimarcare che lo strumento ha di fatto contribuito al miglioramento degli obblighi Iva (recupero imposte) per la consistente cifra pari a circa 2 miliardi di euro. 

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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