Super green pass: ecco quando per il Garante Privacy è illegittimo chiederlo

Pubblicato il 15 Dicembre 2021 alle 12:24 Autore: Claudio Garau
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In questi giorni tiene banco la nuova certificazione verde potenziata, il cosiddetto super green pass, che permette l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, anche in zona bianca e gialla e che viene rilasciato soltanto a seguito della somministrazione di almeno una dose di vaccino anti coronavirus. 

Ebbene, vi è un colpo di scena che ha come protagonista il Garante della Privacy: in sintesi, nessun obbligo di “Super green pass” per i clienti degli alberghi, i lavoratori o, anche, gli accompagnatori dei pazienti nelle strutture sanitarie come gli ospedali. Vediamo più da vicino. 

Super green pass: ecco lo stop del Garante della Privacy 

Lo ha spiegato il Garante della Privacy, dopo una serie di segnalazioni da parte dei cittadini, in una nota ad hoc: in essa si fa appunto riferimento a chi lamenta “l’uso da parte di albergatori o datori di lavoro dell’app per il green pass rafforzato invece che la versione base”.  

In altre parole, secondo il Garante non vi sono dubbi: chi ha compiuto un tampone – e non il vaccino – può dunque legittimamente accedere all’albergo o al luogo di lavoro. D’altronde è stato segnalato che, in base alla legge e  come evidenziato dalle FAQ predisposte dal Ministero della Salute – non vi è alcun obbligo di avere con sé il cosiddetto “Super green pass” per i clienti degli alberghi, i lavoratori e anche per gli accompagnatori dei pazienti negli ospedali. Insomma, nessun obbligo di Super green pass dove la legge non lo prescrive. 

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Super green pass: illegittimo l’uso dell’app in alcune circostanze 

Sulla scorta della recente presa di posizione da parte del Garante della Privacy, ne consegue che l’utilizzo dell’app per il Super green pass per le succitate categorie di soggetti è da ritenersi illegittimo.  

L’Autorità, in prospettiva della revisione del Dpcm del 17 giugno scorso, ha peraltro già delineato al Ministero della Salute quelle che sono le misure da adottarsi per evitare l’utilizzo non corretto delle funzionalità dell’app di controllo, prevista per i Super green pass, in particolare per quanto riguarda l’ambiente lavorativo. 

Infine, vale la pena ricordare che nella segnalazione a Parlamento e Governo dell’11 novembre scorso, il Garante ha evidenziato ancora una volta come “l’efficacia a fini epidemiologici del green pass dipenda da verifiche periodiche sulla sua persistente validità, attuabili mediante la piattaforma nazionale Dgc (Digital Green Certificate) per il rilascio delle certificazioni, garantendo così l’esattezza e l’aggiornamento dei dati personali”. 

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L'autore: Claudio Garau

Laureato in Legge presso l'Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Esperto di tematiche giuridiche legate all'attualità, cura l'area Diritto per Termometro Politico.
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