Green pass rafforzato: introdotto anche in Francia. Come funziona?

Pubblicato il 18 Gennaio 2022 alle 08:00 Autore: Guglielmo Sano
Green pass rafforzato: introdotto anche in Francia. Come funziona?

Green pass rafforzato: introdotto anche in Francia. Come funziona?

Green pass rafforzato: il parlamento transalpino ha approvato una legge che introduce regole molto simili a quelle vigenti in Italia. Il “passe vaccinal” sarà necessario dai 16 anni in su per accedere a molti luoghi pubblici dove finora si poteva fare ingresso anche solo con esito negativo di un test del tampone.

Green pass rafforzato: introdotto anche in Francia

Green pass rafforzato: il parlamento francese, dopo un lungo dibattito che probabilmente sfocerà in un’interrogazione della Corte costituzionale transalpina, ha approvato (215 voti favorevoli, 58 contrari, 7 astensioni) una legge che introduce il “passe vaccinal”. In pratica, un documento molto simile al Super Green pass italiano: sarà necessario a chi ha più di 16 anni per entrare nei ristoranti o nei palazzetti dello sport, oppure per viaggiare sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza; in breve, ci si dovrà munire del certificato per accedere a molti luoghi e svolgere molte attività per cui finora bastava l’esito negativo di un test del tampone.

Verso l’interrogazione della Corte costituzionale

Green pass rafforzato: la legge sull’obbligo di “Passe vaccinale”, su iniziativa dei parlamentari socialisti in particolare, dovrebbe presto essere esaminata dalla Corte costituzionale francese. L’organo vaglierà la correttezza del provvedimento rispetto alle libertà fondamentali per come garantite dalla carta fondamentale. Questo passaggio, con tutta probabilità, ritarderà l’introduzione della misura di qualche giorno.

L’introduzione del Pass rientra nel piano del Presidente Macron di ridurre la fetta di popolazione restia a vaccinarsi. Risulta aver ricevuto almeno una dose di vaccino il 79% dei francesi, di questi poco più del 39% ha ricevuto anche la seconda o la terza dose. Numeri molto inferiori a quelli italiani dove ha ricevuto almeno la prima dose quasi l’84% della popolazione (richiamo – seconda o terza dose a seconda dei casi – per più del 45%).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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