Importazioni gas: bloccate da Usa e Uk, l’Ue attende. Cosa succederà?

Pubblicato il 10 Marzo 2022 alle 08:00 Autore: Guglielmo Sano
Importazioni gas: bloccate da Usa e Uk, l’Ue attende. Cosa succederà?

Importazioni gas: bloccate da Usa e Uk, l’Ue attende. Cosa succederà?

Importazioni gas dalla Russia: Usa e Regno Unito cominciano a limitarle, considerando la portata delle sanzioni già previste, ci si possono attendere importanti conseguenze sul mercato energetico globale. Più attendista la posizione dell’Unione Europea che comunque assicura di voler diminuire in maniera consistente l’approvvigionamento da Mosca.

Importazioni gas dalla Russia: bloccate da Usa e Uk

Importazioni gas dalla Russia: Usa e Regno Unito cominciano a limitarle. L’annuncio è arrivato nella giornata di martedì 8 marzo. Le misure saranno “un duro colpo alla macchina da guerra di Putin” ha assicurato il Presidente Biden anche se, ha detto sempre l’inquilino della Casa Bianca, l’iniziativa avrà un contraccolpo sull’economia statunitense. Un impatto che comunque si prevede limitato.

Non più dell’8% del gas che arriva negli Usa proviene dalla Russia (niente a che vedere con le percentuali dei paesi europei, dove si arriva anche ad un tasso del 60% per quanto riguarda la dipendenza dal gas russo). Più o meno uguale a quella Usa la percentuale di gas russo che arriva al Regno Unito, l’8% delle riserve britanniche: allineandosi a Washington, Johnson ha promesso di portare la percentuale a zero entro la fine dell’anno.

Come si muove l’Unione Europea?

Importazioni gas dalla Russia: anche l’Unione Europea intende muoversi sulla traiettoria di Usa e Regno Unito. D’altro canto, il progressivo abbandono dei rapporti con Mosca dovrebbe avere ben più gravi contraccolpi sull’economia continentale: in linea di massima si può dire che il 40% del gas che arriva in Europa (così come quasi il 50% del carbone e poco meno del 30% del petrolio) proviene dalla Russia.

Nel dettaglio, i vertici della Commissione Ue intendono ridurre l’approvvigionamento dalla Russia entro l’anno di almeno due terzi e, da qui al 2030, rendere l’Ue completamente indipendente da Mosca sotto il profilo energetico. Ciò dovrebbe avvenire grazie a un (rapido) sviluppo delle rinnovabili, almeno sulla carta. Nel frattempo, però, Bruxelles intende mettere in campo l’obbligo per tutti i paesi membri di portare le riserve di gas al 90% entro il prossimo autunno: chiaro che i blocchi alle importazioni porteranno a una risposta da parte russa, a seconda dell’entità della rappresaglia, alcuni paesi – tra cui l’Italia – potrebbero andare in grossa difficoltà.  

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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