Concessioni balneari: nuove regole da gennaio 2024. Cosa cambia?

Pubblicato il 30 Maggio 2022 alle 10:03 Autore: Guglielmo Sano
Concessioni balneari: nuove regole da gennaio 2024. Cosa cambia?

Concessioni balneari: nuove regole da gennaio 2024. Cosa cambia?

Concessioni balneari: le regole cambieranno dal primo gennaio 2024. Si tratta di una delle principali misure contenute nel Ddl Concorrenza che, dopo il passaggio in Senato, presto incasserà anche il via libera della Camera. Il provvedimento spinge sul fronte delle liberalizzazioni. Cosa è stato deciso nello specifico? Una panoramica sull’argomento.

Concessioni balneari: messe a gara da inizio 2024

Concessioni balneari: saranno assegnate con gara d’appalto a partire dal primo gennaio 2024. L’annosa questione si avvia a essere risolta per effetto del Ddl Concorrenza: il procedimento di messa a bando non potrà più essere rinviato a meno che non sussistano ragioni “connesse alla pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggetti legate all’espletamento della procedura stessa”. Solo in questi rari casi i comuni avranno la possibilità di far slittare i termini di assegnazione secondo le nuove regole, in ogni caso, l’applicazione non potrà essere posticipata oltre il 31 dicembre 2024.

Ancora aperta la partita dei rimborsi

Concessioni balneari: d’altra parte, ancora da scrivere il capitolo riguardante la determinazione dei “criteri uniformi” in base ai quali si dovranno quantificare i rimborsi al concessionario uscente. Bisogna aspettare i decreti attuativi dei ministeri competenti, Sviluppo Economico e Turismo, per avere delle novità in merito: si sa già, però, che nel caso di constatazione di abusi non si avrà diritto ad alcun indennizzo.

Altre questioni che dovranno essere dettagliate quelle che riguardano i varchi per l’accesso libero e gratuito, per esempio, ma anche la parametrazione dei canoni annui. Ancora in ballo anche la questione del limite ai lotti che possono essere assegnati a un singolo concessionario: dal Governo si afferma di voler tutelare le piccole e medie imprese tuttora operanti nel settore rispetto ai grandi gruppi (compresi quelli che al momento sono già coinvolti nella gestione di beni pubblici, energia, acqua, autostrade e così via).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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