Nuovo Governo: consultazioni, giuramento, fiducia. Le tempistiche

Pubblicato il 16 Ottobre 2022 alle 19:09 Autore: Guglielmo Sano
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Nuovo Governo: consultazioni, giuramento, fiducia. Le tempistiche

Potrebbero essere necessari pochi giorni, forse anche solo una settimana, per veder nascere il nuovo governo. Dopo l’elezione dei Presidenti di Senato e Camera, la formazione dei gruppi parlamentari, quindi, il Colle avvierà le consultazioni con le forze parlamentari. Se emergerà una figura in grado di coagulare intorno a sé una solida maggioranza – al momento tutto lascia pensare che si tratterà di Giorgia Meloni – si procederà al giuramento e, infine, al voto di fiducia.

Nuovo Governo: al via la formazione dei gruppi parlamentari

Potrebbero essere necessari pochi giorni, forse anche solo una settimana, per veder nascere il nuovo governo. Superati i primi passi della legislatura, cioè l’insediamento dei parlamentari e l’elezione dei Presidenti di Senato e Camera, si andare aventi con la formazione dei gruppi parlamentari. Questo è un altro passaggio fondamentale dell’iter verso il giuramento del prossimo esecutivo.

Tutti i parlamentari sono tenuti ad aderire a un gruppo (di solito si aderisce a quello formato dal partito con cui si è stati eletti), se non si aderisce a nessun gruppo si viene assegnati al Gruppo Misto. Il giorno dopo le dichiarazioni di appartenenza, i vari gruppi eleggono ciascuno i propri capigruppo: l’ultimo step prima dell’inizio delle consultazioni (in parallelo a queste Camera e Senato lavorano all’elezione dei vice-presidenti, dei questori e di tutte le altre cariche di auto-regolamentazione).

Verso Consultazioni “flash” al Colle

Una volta eletti i capigruppo dal Colle si potrà procedere alla calendarizzazione delle consultazioni volte alla formazione del nuovo governo. A queste partecipano insieme al Capo dello Stato, appunto, i capigruppo oltre che i leader dei partiti (il primo incontro sarà riservato però ai Presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama). Le consultazioni, visto che il voto del 25 settembre sembra aver consegnato al paese una netta maggioranza parlamentare (quella formata, nonostante dei recenti scricchiolii, dalla coalizione di centrodestra), dovrebbero essere particolarmente veloci, non dovrebbero volerci più di due-tre giorni perché il Presidente della Repubblica affidi l’incarico a una figura in grado di ottenere la fiducia del Parlamento (in questo caso dovrebbe essere la leader FdI Giorgia Meloni).

Dopo aver accettato l’incarico – “con riserva” – il possibile Presidente del Consiglio conduce delle consultazioni in proprio assicurandosi di avere i numeri necessari ad ottenere la fiducia: dunque, terminata questa fase, torna al Quirinale con la lista dei ministri (che devono essere nominati dal Capo dello Stato). Se tutto filerà liscio – ossia se Mattarella non chiederà il cambio nome per qualche dicastero – si potrà velocemente organizzare il giuramento con conseguente di passaggio di consegne tra vecchio e nuovo governo. Dopo il giuramento il Presidente del Consiglio potrà recarsi in Parlamento per ottenere la fiducia (in base all’attuale composizione delle aule servono 201 voti alla Camera e 104 voti al Senato: numeri che un centrodestra compatto non avrà problemi a raggiungere).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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