Elezioni regionali, nel Lazio Rocca vince prendendo meno voti del centrodestra perdente del 2018

Pubblicato il 15 Febbraio 2023 alle 17:09 Autore: Gianni Balduzzi
elezioni regionali

Anche il riconfermato Fontana prende un milione di voti in meno di 5 anni fa

Siamo abituati a guardare ai risultati delle elezioni usando le percentuali. Vince chi ottiene una quota dei voti superiore agli altri o chi supera il 50%.

È corretto, naturalmente, ed è in base a questo criterio che nelle elezioni regionali della Lombardia e del Lazio possiamo affermare che hanno vinto nettamente Fontana, con il 54,7%, e Rocca, con il 53,9%.

Tuttavia vi è un fattore che ci obbliga, per analizzare con completezza l’esito del voto, a guardare anche ai voti assoluti. È l’astensione.

Ben il 62,3% dei laziali e il 58,3% dei lombardi non si è recato alle urne, un dato record.

Questo ha fatto in modo che il numero effettivo di elettori che hanno sostenuto i candidati vincenti sia non solo minimo, ma paradossalmente anche minore di quello di quanti in edizioni passate avevano votato per la coalizione perdente.

In Lombardia, per esempio, Fontana ha vinto con 1.774.477 voti, più di un milione in meno dei 2.793.369 con cui aveva prevalso nel 2018, quando aveva beneficiato della coincidenza tra elezioni politiche e regionali.

I suoi sostenitori attuali sono anche meno dei supporter del centrosinistra perdente del 2005 e del 2013, quando Sarfatti e Ambrosoli furono sconfitti rispettivamente da Formigoni e Maroni ma ottennero più di 2 milioni di voti.

Questo perché allora l’affluenza era stata tale da regalare ai vincitori una quantità di preferenze ancora maggiore.

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I numeri delle elezioni regionali nel Lazio

Certamente anche i perdenti, che sostenevano Majorino, hanno ottenuto un numero minimo di consensi, che ha superato solo di poco il milione.

Nel Lazio è accaduto qualcosa di simile. Il centrodestra ha prevalso prendendo meno voti di quelli che aveva ottenuto nel 2013 e 2018, quando aveva perso con appena il 29,3% e il 31,2%.

Ha altresì ottenuto quasi 400mila voti meno di quelli di Bonino nel 2010, quando la leader radicale era arrivata di misura dietro Polverini e quasi 450mila meno di Badaloni, che pur perse per il centrosinistra contro Storace.

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Questi numeri naturalmente non tolgono nulla alla vittoria di Fontana e Rocca, anche perché pure nel Lazio nelle ultime elezioni regionali il centrosinistra ha dimostrato di saper fare molto peggio dei propri avversari. È crollato da 1.018.736 voti ad appena 583.033, segno che, anzi, l’astensione ha colpito di più questa coalizione.

Tuttavia siamo davanti a un cambiamento che forse è epocale: la politica non è più un fenomeno di massa, diventa una “passione” per pochi, e piuttosto che votare in modo svogliato per qualcuno che non si conosce molti elettori preferiscono stare a casa

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L'autore: Gianni Balduzzi

Editorialista di Termometro Politico, esperto e appassionato di economia, cattolico- liberale, da sempre appassionato di politica ma senza mai prenderla troppo seriamente. "Mai troppo zelo", diceva il grande Talleyrand. Su Twitter è @Iannis2003
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