Dl Pnrr: corsa per sbloccare risorse. Tappe dell’iter di approvazione

Pubblicato il 4 Aprile 2023 alle 12:21
Aggiornato il: 14 Aprile 2023 alle 11:53
Autore: Guglielmo Sano
Dl Pnrr: corsa per sbloccare risorse. Le tappe dell’iter di approvazione

Dl Pnrr: corsa per sbloccare risorse. Le tappe dell’iter di approvazione

Dl Pnrr: il provvedimento presto all’esame dell’aula di Palazzo Madama. Prosegue la corsa istituzionale per sbloccare, innanzitutto, terza e quarta tranche. Entro il 2026 il Piano di Ripresa e Resilienza dovrebbe portare in dote oltre 190 miliardi allo Stato Italiano. Le tappe della road map.

Dl Pnrr: quanto è arrivato finora, quanto vale in totale

Dl Pnrr: cominciata nel 2021, proseguirà fino all’estate del 2026 la corsa a tappe che alla fine dovrebbe portare in dote allo Stato italiano i 191,5 miliardi del Recovery Fund (122,5 miliardi di prestiti, 69 miliardi di sovvenzioni). L’arrivo della somma legato al raggiungimento di diversi obiettivi, tra target e milestone, da centrare attraverso circa 190 diverse misure. Finora sono arrivati 67 miliardi a sostegno delle iniziative inquadrabili nel Pnrr: quasi 25 miliardi sono stati erogati ad agosto 2021, ad aprile 2022 la prima rata da 21 miliardi, una seconda rata di pari importo è stata incassata a dicembre 2022. Il Governo Meloni adesso deve preparare il campo per l’arrivo, innanzitutto, della terza e della quarta tranche del piano previsto da Bruxelles.

Governo Meloni al lavoro per ricevere terza e quarta tranche

Dl Pnrr: la terza rata del Recovery Fund vale 19 miliardi di euro (10 a fondo perduto, 9 in prestiti). Secondo il cronoprogramma della Commissione Ue doveva essere sbloccata già un mese fa, tuttavia, sta richiedendo più tempo del dovuto il lavoro di revisione dei 55 obiettivi che l’Italia doveva raggiungere nella prima metà del 2022 (tra questi riforma della concorrenza e della giustizia). La “pagella” doveva arrivare entro febbraio ma sembra non sarà stilata prima di fine aprile allo stato dei fatti: molte le criticità – di natura tecnica – che Bruxelles sembra voler rilevare (norme su concessioni aeroportuali, reti di teleriscaldamento, due progetti interni ai Piani Urbani Integrati come Stadio di Firenze e Bosco dello Sport di Venezia).

Mentre si aspettano le valutazioni della task force Ue che esamina lo stato di completamento del piano da parte dei diversi paesi, sul Governo Italiano pesa anche la scadenza del 30 aprile, quando bisognerà aggiornare il Pnrr con un nuovo capitolo, quello energetico, incentrato sul RePowerEu (in ballo quasi 3 miliardi). Poi si aprirà un’altra importante partita, quella che dovrebbe portare a incassare la quarta rata del Pnrr (valore 16 miliardi): 16 milestone e 7 target da raggiungere, tra questi attuazione riforma della giustizia, codice degli appalti e riforma PA.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
Tutti gli articoli di Guglielmo Sano →