Riforma Giustizia: il Governo Draghi mette la fiducia. Oggi il voto

Pubblicato il 2 Agosto 2021 alle 13:04 Autore: Guglielmo Sano
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Riforma Giustizia: il Governo Draghi mette la fiducia. Oggi il voto

Riforma Giustizia: il Governo Draghi mette la fiducia sul disegno di legge avanzato dalla ministra Cartabia. Il Parlamento voterà in merito al testo nella nottata di oggi lunedì 2 agosto 2021.

Riforma Giustizia: superato il voto sulla pregiudiziale di incostituzionalità

Riforma Giustizia: il Ddl avanzato dalla Ministra Cartabia ha superato il voto relativo alla pregiudiziale di costituzionalità presentato da Fratelli d’Italia e Alternativa c’è. Sono stati 357 i no, 48 i sì.  Alla votazione, d’altra parte, risultavano assenti “ingiustificati” una quarantina di deputati del Movimento 5 Stelle (altri 13 seppur assenti risultavano “in missione).

Raggiungere l’accordo sul testo è stato un processo a dir poco travagliato: la discussione in merito alle modifiche riguardanti il processo penale ha fatto persino slittare l’introduzione delle nuove norme sul green pass. Tanto per capire quanto sciogliere il nodo giustizia sia ritenuto fondamentale dall’esecutivo per ottenere velocemente le prime risorse nel quadro del Recovery Fund.

I timori sulla tenuta della maggioranza

Riforma giustizia: forte il malcontento sul contenuto della riforma registrato tra i 5 stelle nelle scorse settimane (nonostante il passaggio in CdM con il voto favorevole anche dei ministri pentastellati). Successivamente, appianate le divergenze con Grillo, il nuovo leader 5 stelle ed ex Presidente del Consiglio Conte ha condotto una veloce trattativa con l’attuale inquilino di Palazzo Chigi Draghi che ha portato ad una versione di mediazione (all’interno dello snellimento dei procedimenti saranno comunque garantiti processi più lunghi per i reati “gravissimi”).

Insomma, l’accordo ora sembra “blindato”, tuttavia, le assenze di alcuni pentastellati al voto sulla pregiudiziale hanno provocato qualche timore sulla tenuta della maggioranza (qualcuno tra i 5 stelle potrebbe voler riaprire il dibattito, in breve). Da qui la scelta di mettere la fiducia sul provvedimento: si parte alle 20 e 45 quando alla Camera dovrebbero cominciare le dichiarazioni di voto. Al termine di queste si procederà alle due votazioni previste: l’orario di inizio della prima “chiama” è fissato indicativamente alle 22 e 30.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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