Proroga Quota 103: ipotesi più probabile, ancora niente Quota 41

Pubblicato il 11 Aprile 2023 alle 12:00
Aggiornato il: 13 Aprile 2023 alle 12:40
Autore: Guglielmo Sano
Proroga Quota 103: ipotesi più probabile, ancora niente Quota 41

Proroga Quota 103: ipotesi più probabile, ancora niente Quota 41

Proroga Quota 103: a margine del lavoro sul Def, emergono delle novità importanti rispetto al tema pensione anticipata. Ancora lungo il percorso che porterà alla riforma previdenziale incentrata sull’introduzione di Quota 41: conti pubblici troppo fragili, la proroga delle modalità di pre-pensionamento attualmente in vigore lo scenario più probabile.

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Proroga Quota 103: ipotesi più probabile, ancora niente Quota 41

Proroga Quota 103: a margine del lavoro sul Def, il Documento con cui il Governo delinea i margini di spesa dello Stato per i prossimi anni, emergono importanti novità sul tema pensione anticipata. In breve, va sempre più scemando la possibilità che il 2024 sia l’anno “buono” per la riforma previdenziale incentrata su Quota 41. Poche le risorse nelle casse dell’erario per approdare alla modalità di prepensionamento con 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età anagrafica: costerebbe tra i 2 e i 4 miliardi di euro. Una cifra di cui il Mef al momento non dispone considerando anche che anche l’anno prossimo quasi certamente si dovrà procedere a una nuova – consistente – rivalutazione degli assegni all’inflazione.

Il problema della scarsità di risorse, però, non riguarda soltanto una misura “pesante” come Quota 41. Anche misure interlocutorie, quindi, di minore impatto risultano adesso insostenibili per il bilancio statale: una misura – sempre sul modello delle Quote – che permetta l’uscita dal lavoro a 64 anni con una penalizzazione dell’assegno (1-2%) per ogni anno che precede il compimento dei 67 anni, l’età per la pensione di vecchiaia, per esempio. Oppure una forma di pensione anticipata dedicata alle lavoratrici che consenta lo sconto di un anno sul requisito anagrafico per ogni figlio.

A causa della fragilità dei conti, con tutta probabilità scatterà il rinvio anche per ogni provvedimento preparatorio all’incardinamento di una qualche forma di “pensione di garanzia” per i lavoratori più giovani: cioè per una modalità di pensionamento che intervenga sulle carriere precarie e discontinue garantendo un assegno base al compimento di una certa età per chi maturerà pensioni molto basse dopo i 70 anni.

Altri 12 mesi per le modalità di pensione anticipata già operative

Proroga Quota 103: in uno scenario di questo tipo, è chiaro che sia l’ipotesi più probabile. Per riepilogare, nessun intervento strutturale all’orizzonte ma un semplice rinnovo per Ape sociale e Opzione Donna (magari con un nuovo ampliamento dopo il restringimento dei requisiti posto con l’ultima Legge di Bilancio), della pensione per lavoratori precoci/gravosi e, appunto, per Quota 103. La pensione anticipata per chi ha compiuto 62 anni di età e ha maturato 41 anni di contributi è in scadenza a dicembre 2023.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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