Mutuo casa 2023: con tasso variabile aumento di 4.200 euro. Le stime

Pubblicato il 16 Aprile 2023 alle 12:14
Aggiornato il: 19 Aprile 2023 alle 12:14
Autore: Guglielmo Sano
Mutuo casa 2023: con tasso variabile aumento di 4.200 euro. Le stime

Mutuo casa 2023: con tasso variabile aumento di 4.200 euro. Le stime

Mutuo casa 2023: i rialzi dei tassi di interesse decretati dalla Bce negli ultimi mesi nel tentativo di contrastare l’impennata dell’inflazione stanno avendo un impatto molto pesante sulle tasche di chi ha acceso un piano di ammortamento destinato all’acquisto di un immobile. È chiaro che le ripercussioni più pesanti si stia presentando sui mutui a tasso variabile: si parla di aumenti da capogiro quest’anno secondo le analisi delle associazioni dei consumatori.

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Mutuo casa 2023: con tasso variabile aumento di 4.200 euro. Le stime

Mutuo casa 2023: negli ultimi mesi la Bce ha proseguito con la sua politica di rialzo dei tassi di interesse con l’obiettivo di raffreddare l’economia in chiave anti-inflazione. Una strategia che come atteso ne sta comportando a un rallentamento significativo anche se difficilmente si tornerà a livelli ottimali nel breve periodo. Nel frattempo, a soffrire di più per la scelta della Banca Centrale Europea sicuramente coloro che hanno acceso un mutuo a tasso variabile.

La situazione non è ottimale neanche per chi sceglie un piano di ammortamento volto all’acquisto di un immobile a tasso fisso: secondo le analisi delle associazioni dei consumatori, attualmente per un prodotto creditizio del genere si arrivano a spendere tra i 1.250 euro e i 3.300 euro in più su base annua rispetto a 2 anni fa. Tuttavia, è impietosa la situazione per chi accende invece un mutuo a tasso variabile: rispetto al 2021 costa oltre 4.200 euro in più.

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L’aumento non è destinato a fermarsi nel breve periodo

Mutuo casa 2023: a settembre 2021, per fare un esempio, un mutuo a tasso variabile valore 150mila euro durata trentennale poteva avere un Taeg (tasso di interesse comprensivo di spese accessorie) anche dello 0,48%, tradotto, la rata mensile poteva muoversi anche sotto i 450 euro. Il fisso poco più costoso con un Taeg all’1,04% e una rata di poco più di 480 euro. Adesso il Taeg dei medesimi prodotti si muove ben oltre il 3% con una rata mensile intorno ai 650 euro. Questo scenario, tra l’altro, pare destinato a confermarsi anche nei prossimi mesi: anzi, a peggiorare, visto che la Bce – anche se dovrebbe allentare la stretta sui tassi – ha già annunciato che continuerà sulla strada dei rialzi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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