Reddito di cittadinanza: il sussidio cambia volto. I nuovi requisiti

Pubblicato il 30 Aprile 2023 alle 12:23
Aggiornato il: 6 Maggio 2023 alle 12:25
Autore: Guglielmo Sano
Reddito di cittadinanza: il sussidio cambia volto. I nuovi requisiti

Reddito di cittadinanza: il sussidio cambia volto. I nuovi requisiti

Il Reddito di cittadinanza cambia volto con il Decreto Lavoro. Il sussidio si sdoppierà: entreranno in vigore Assegno di inclusione e Strumento di Attivazione. L’uno o l’altro assegno si potranno richiedere a seconda del profilo di occupabilità e sempre nel rispetto di alcuni particolari requisiti. Ecco quali sono i paletti fissati dal provvedimento.

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Reddito di cittadinanza: il sussidio cambia volto

Il Reddito di cittadinanza cambia volto: nel Decreto Lavoro i nuovi requisiti fissati per richiedere i due diversi sussidi che lo sostituiranno. Il primo, l’Assegno di inclusione sarà destinato a ai non occupabili, il secondo, lo Strumento di attivazione indirizzato al reinserimento lavorativo dei soggetti occupabili. Ecco quali sono i paletti definiti dal provvedimento per ottenere l’erogazione dei sostegni economici.

I nuovi requisiti economici: Isee, patrimonio immobiliare e mobiliare

Reddito di cittadinanza: per richiedere il sussidio sarà necessario, innanzitutto, rientrare in una ben precisa soglia Isee. L’indicatore della situazione economica familiare non dovrà superare i 9.360 euro annui, il valore viene innalzato se nel nucleo richiedente sono presenti disabili, minori, over 60. Il valore del reddito familiare poi non deve superare i 6mila euro annui (anche qui si applica una scala di equivalenza che alza l’asticella a seconda di composizione e numerosità del nucleo familiare richiedente).

Quindi, il patrimonio immobiliare non dovrà superare i 30mila euro, esclusa la casa di abitazione (il cui valore non dovrà superare i 150mila euro). Passando al patrimonio mobiliare: non dovrà superare i 6mila euro. Tale soglia è aumentata di 2mila euro per ogni componente del nucleo, successivo al primo, fino a un massimo di 10mila euro, e di ulteriori mille euro per ogni minorenne successivo al secondo. I limiti sono innalzati di 5mila euro per ogni disabile all’interno del nucleo, di 7.500 euro per ogni disabile non autosufficiente.

Infine, per avere diritto all’assegno nessun componente del nucleo potrà essere intestatario o avere nelle proprie disponibilità autoveicoli di cilindrata superiore ai 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore ai 250 cc. (se la prima immatricolazione è precedente di 36 mesi alla richiesta di sussidio, sono esclusi i veicoli destinati ai disabili), nessun componente del nucleo richiedente dovrà essere intestatario o proprietario a qualunque titolo di navi, imbarcazioni da diporto, aeromobili.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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