Mutuo casa: verso nuovo rialzo tassi Bce. Quanto cresce la rata?

Pubblicato il 3 Maggio 2023 alle 10:41
Aggiornato il: 7 Maggio 2023 alle 12:35
Autore: Guglielmo Sano
Mutuo casa: verso nuovo rialzo tassi Bce. Quanto cresce la rata?

Mutuo casa: verso nuovo rialzo tassi Bce. Quanto cresce la rata?

Mutuo casa: l’inflazione torna a correre e la Bce torna ai ripari. Verso un ulteriore aumento di 25 punti base dei tassi di interesse. Ci sono da attendersi ripercussioni sulle rate dei mutui a tasso variabile: di quanto potrebbero salire mediamente? Le prime stime degli analisti.

Mutuo casa: verso nuovo rialzo tassi Bce. Quanto cresce la rata?

Mutuo casa: torna a correre l’inflazione nell’Eurozona e la Bce prepara nuove contromisure. In arrivo un ulteriore rialzo dei tassi di interesse da 25 punti base: tra le ripercussioni più importanti per le tasche dei risparmiatori un aumento delle rate dei piani di ammortamento volti all’acquisto di un immobile con tasso variabile. Secondo le prime stime degli analisti, un ulteriore rialzo dello 0,25% comporterà l’innalzamento della rata di un mutuo variabile medio fino a 240 euro circa.

In realtà, è ancora presto per buttare giù delle cifre: è vero che l’indice a cui sono ancorati i piani variabili – l’Euribor – si muove in linea con i tassi parametrati dalla Banca Centrale Europea, tuttavia, ci vuole qualche giorno, se non settimane, per valutare il reale andamento delle rate. D’altra parte, se dovesse confermarsi il trend osservato negli ultimi mesi, allora i mutuatari devono attendersi altre cattive notizie.

 Rate in crescita di oltre il 50%

Mutuo casa: nel dettaglio, gli esperti calcolano che con un nuovo aumento dei tassi pari a 25 punti base, le rate di un piano variabile potrebbero crescere di circa 240 euro. Si ponga il caso di un mutuo acceso a gennaio dell’anno scorso: valore dell’immobile intorno ai 150mila euro e tasso di apertura dello 0,67%. All’inizio si pagava una rata di poco più di 450 euro: dopo l’aumento potrebbe salire fino a oltre 690. Un impatto significativo sulle tasche dei mutuatari, tra l’altro, potrebbe appesantirsi ancora di più tra qualche mese.

A settembre 2023, nello specifico, quando ci si attende un Euribor al 3.76%. Un valore che porterebbe il tasso variabile medio al 5%, tradotto rate da 7 euro abbondantemente a salire. Potrebbe essere solo l’ultima fase di un trend negativo quasi senza precedenti: dopo settembre 2023, insomma, giro di boa per i tassi che dovrebbero cominciare a scendere (anche se molto lentamente: solo a giugno 2024 potrebbero riavvicinarsi al 3%).

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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