Bitcoin: crypto ai livelli minimi da marzo. Cosa sta succedendo?

Pubblicato il 13 Maggio 2023 alle 13:49 Autore: Guglielmo Sano
Bitcoin: crypto ai livelli minimi da marzo. Cosa sta succedendo?

Bitcoin: crypto ai livelli minimi da marzo. Cosa sta succedendo?

Bitcoin a livelli più bassi da metà marzo: la criptovaluta è sceso sotto quota 27mila dollari. Il trend ribassista colpisce anche la seconda crypto per eccellenza, cioè Ethereum. Quali sono i fattori più importanti a influenzare i ribassi? Un’analisi veloce.

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Bitcoin: Crypto ai livelli minimi da marzo. Cosa sta succedendo?

Il prezzo dei Bitcoin è sceso ai livelli più bassi da circa due mesi a questa parte: ribasso fin sotto la soglia dei 27mila dollari per la criptovaluta. Il trend ha colpito anche la seconda criptovaluta per capitalizzazione, cioè Ethereum. Cosa sta succedendo? Secondo la maggior parte degli analisti uno dei fattori più importanti a determinare il crollo sicuramente la scarsa liquidità.

In pratica, dopo una crescita di quasi il 60% per il titolo Bitcoin, il mercato sta avendo difficoltà a coprire gli ordini, sia di acquisto che di vendita, soprattutto quelli di maggior volume. Tra l’altro, la situazione della liquidità potrebbe peggiorare ancora visto che due importanti attori del mercato delle criptomonete come Jane Street e Jump Crypto hanno deciso di ridurre la propria esposizione.

Scarsa liquidità e congestione della rete

Il problema della scarsa liquidità – che negli ultimi tempi si è posto con sempre maggiore insistenza sul mercato dei Bitcoin e delle crypto in generale per effetto diretto della crisi bancaria scoppiata dopo il fallimento della Silicon Valley Bank – si somma alle nuove schermaglie tra operatori del settore e autorità di regolazione. In particolare, con quelle Usa che stanno stringendo sempre più il cerchio intorno al settore facendo impaurire molti investitori e, di conseguenza, determinando un aumento della volatilità per le Crypto.

Inoltre, sul trend in ribasso sembra stia pesando anche il divieto di transazioni basate su criptovalute recentemente imposto dal Governo Cinese. La mossa di Pechino in chiave anti-frodi blocca l’importante blocco degli investitori cinesi, tra gli autori dell’impennata del settore delle Crypto negli ultimi anni. Infine, la congestione della rete Bitcoin pare abbia giocato un ruolo fondamentale nel fallito assalto a quota 30mila dollari con Binance, per esempio, che per il momento ha dovuto interrompere i prelievi.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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