Calcolo assegno di inclusione: cambia rispetto a RdC? Differenze

Pubblicato il 25 Dicembre 2023 alle 12:19
Aggiornato il: 27 Dicembre 2023 alle 18:01
Autore: Guglielmo Sano
Calcolo assegno di inclusione: cambia rispetto a RdC? Differenze

Calcolo assegno di inclusione: cambia rispetto a RdC? Differenze

Calcolo assegno di inclusione: a partire da gennaio 2024 il Reddito di cittadinanza scomparirà del tutto. Buona parte dei beneficiari, però, comincerà a ricevere un nuovo sussidio, appunto, l’Adi. I due sostegni d’altra parte non si sovrappongono completamente, soprattutto, per quanto riguarda il calcolo dell’importo. Ecco quali sono le differenze principali a questo proposito.

Calcolo assegno di inclusione: cosa cambia rispetto a Rdc?

Calcolo assegno di inclusione: dal primo gennaio 2024 non esisterà più il Reddito di cittadinanza che, però, verrà sostituito da un nuovo sussidio, l’Adi. Non cambiano poi molto i requisiti tra l’uno e l’altro sussidio, per questo buona parte dei beneficiari di RdC comincerà a ricevere l’Assegno di Inclusione. Nello specifico si tratta di quei nuclei familiari che hanno tra i componenti un minore, un disabile, un over 60, il cui Isee risulta inferiore ai 9.360 euro.

Proprio come il reddito di cittadinanza anche l’Adi agisce sotto forma di integrazione del reddito familiare entro un preciso limite. Tale limite varia a seconda della numerosità e della composizione del nucleo familiare, tuttavia, in linea di massima la formula da applicare per il calcolo è: (6mila euro X Parametro Scala di equivalenza) – Reddito familiare : 12. In pratica, la stessa che si poteva applicare per quantificare l’Rdc spettante: la differenza risiede nella modifica alle regole per l’individuazione del valore della scala di equivalenza.

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Cambia la parametrazione della scala di equivalenza

Calcolo assegno di inclusione: per individuare il valore corrispondente della scala di equivalenza, infatti, non verranno più presi in considerazione i componenti del nucleo familiare richiedente ritenuti “occupabili” (persone tra i 18 e i 59 anni senza patologie invalidanti o carichi di cura: questi possono avere diritto al Supporto Formazione Lavoro). Scendendo nel dettaglio: per il richiedente si assegna il valore di 1, 0,4 per ogni over 60, caregiver (di disabile o di 3 o più minori), minore di 3 anni, 0,5 per ogni disabile non autosufficiente. Cambia rispetto all’RdC il valore assegnato per i minori (più di 3 anni): era 0,2 ora passa a 0,15 per il primo, 0,10 per i successivi (da segnalare a tal proposito che è possibile l’integrazione con l’Assegno Unico).

In pratica, il valore della scala di equivalenza si abbasserà per molti: questo porterà a una diminuzione dell’importo percepito. Un esempio: famiglia composta da 2 maggiorenni e due minori con meno di 3 anni con un reddito familiare di 2mila euro. Con l’RdC il valore della scala di equivalenza sarebbe stato 1,8 con l’Assegno di Inclusione 1,7: si applicherà la formula di cui prima (6mila euro X 1,7 – 2000 : 12) avendo come risultato 683 euro al mese. Ecco con l’Rdc lo stesso nucleo avrebbe avuto diritto a un assegno mensile di 733 euro al mese.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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