Manovra 2026: in pensione a 64 anni? Le ipotesi allo studio

Pubblicato il 20 Agosto 2025 alle 19:37 Autore: Guglielmo Sano
Manovra 2026: in pensione a 64 anni? Le ipotesi allo studio

Manovra 2026: in pensione a 64 anni? Le ipotesi allo studio

Manovra 2026: tra le misure che potrebbero comparire nella prossima Legge di Bilancio anche l’estensione della possibilità di andare in pensione a 64 anni per chi rientra in un regime misto, cioè sia retributivo che contributivo. Uno sguardo veloce alle ipotesi allo studio della maggioranza.

Manovra 2026: chi può andare in pensione a 64 anni?

Manovra 2026: tra le misure che potrebbero comparire nella prossima Legge di Bilancio anche l’estensione della possibilità di andare in pensione a 64 anni per chi rientra in un regime misto, cioè sia retributivo che contributivo. Quali sono attualmente i requisiti che permettono di sfruttare tale nodalità di uscita anticipata dal lavoro? Innanzitutto, la già citata soglia anagrafica, quindi, l’anzianità contributiva che deve essere pari ad almeno 20 anni effettivi (esclusi i contributi figurativi). Inoltre, è fissato un Importo minimo dell’assegno che deve essere di almeno 3 volte l’assegno sociale (2025: €1.616,07 lordo/mese). La soglia si abbassa a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con 2 figli.

Cosa potrebbe cambiare l’anno prossimo?

Manovra 2026: cosa potrebbe cambiare l’anno prossimo? Allo studio della maggioranza ci sarebbe la possibilità di estendere tali modalità di pensione anticipata anche ai lavoratori con contributi versanti prima del 1996. In pratica, di rendere disponibile tale opzione non solo ai cosiddetti “contributivi puri” ma anche a chi è sottoposto a sistema misto retributivo e contributivo. Semplificando molto i requisiti resterebbero sostanzialmente gli stessi anche se si discuterà sull’eventualità di innalzare l’anzianità contributiva richiesta, magari a 25 anni.

Tra l’altro, sembra si voglia dare la possibilità di raggiungere l’importo minimo contando anche il TFR o i fondi pensione. Naturalmente la misura prevedrebbe specifiche modalità di calcolo dell’assegno, per cui gli anni di contribuzione verrebbero calcolati a seconda del periodo di versamento e del relativo sistema di riferimento, retributivo pre-1996 o contributivo post-1996.

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L'autore: Guglielmo Sano

Nato nel 1989 a Palermo, si laurea in Filosofia della conoscenza e della comunicazione per poi proseguire i suoi studi in Scienze filosofiche a Bologna. Giornalista pubblicista dal 2018 (Odg Sicilia), si occupa principalmente di politica e attualità
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