I numeri e le elezioni: Il centro-sinistra perderà le elezioni regionali del 2010
Se il centro-sinistra ne perderà tra il 40 ed il 45% vi sarà un risultato nullo invece se perderà il 50% delle regione amministrate allora il risultato dovrà considerarsi negativo. Tutto ciò al di là degli avvenimenti politici, dei temi di discussione, e delle altre variabili che possono incidere sul risultato elettorale perché appunto il problema è il criterio o metodo di valutazione utilizzato.
Tale approccio può essere applicato anche per l’ultima tornata amministrativa (del 7-8 e 20-21 giungo del 2009) che riguardava i comuni e le province e dove appunto il Centro-sinistra sarebbe uscito sconfitto. In realtà era un risultato preannunciato dai dati delle elezioni precedenti nelle quali esso aveva “stravinto”. Quindi è necessario cambiare il metodo di valutazione. Una verifica più appropriata deve tenere in considerazione il metodo tuttora utilizzato e integrarlo con il bacino elettorale rappresentato o le amministrazioni in ballo e verificare se una delle due coalizioni si aggiudica la maggioranza, cioè più del 50% delle amministrazioni in ballo (dal punto di vista demografico o in termini numerici). Tale approccio ridurrebbe gli effetti di due aspetti della realtà elettorale italiana. La serie storica, a disposizione, molto limitata (solo tre eventi) rispetto ad altri paesi; allo stesso tempo il nuovo sistema elettorale maggioritario è in vigore da così poco tempo che gli elettori tendono ancora a votare per partito preso. E’ necessario tuttavia ammettere che il comportamento degli italiani sta cambiando velocemente, a questo riguardo cambiando velocemente.
Metodologia
A nostro avviso, un indice in grado di considerare i due aspetti, vale a dire il numero di votanti e il numero di regioni conquistate potrebbe essere di questo tipo. Seppure molto semplice tuttavia garantisce equilibrio tra i due aspetti poc’anzi accennato. Infatti, per quanto riguarda ciascuna coalizione si sommano il numero di votanti per ciascuna regione e successivamente vengono sommati: Σ1n votanti regioni xi
In un secondo passaggio si calcola il numero di votanti per ciascuna regione e la sua sommatoria Σ1n totale votanti regione .
L’ultimo passaggio del primo indice che fa riferimento al numero di votanti rispetto al complessivo in termini di ciascuna regione e complessivamente prevede il rapporto tra gli elettori di ciascun schieramento ed il numero complessivo di votanti (1)
Il secondo indice invece prende in considerazione il numero delle regioni vinte rispetto a quelle complessivamente in ballo. Al numeratore abbiamo Σ1n numero regioni vinte xi mentre al denominatore Σ1n numero regioni al voto xi
Una volta creati i due indici che rappresentano il numero di votanti lo schieramento rispetto al totale ed il numero delle regioni vinte rispetto a quelle in ballo. Il passo successivo è sommare i due indici e divide il tutto per due.
L’indice è molto semplice ma efficace. Infatti, se prendiamo come riferimento le ultime elezioni regionali (vedi tabella) ed applichiamo la formula, si constata che il centro-sinistra ottenne complessivamente 14.652.707 elettori, il 49,25% di coloro che hanno effettivamente votato, contro i 12.342.220 del centrodestra, che rappresentano il 41,48% degli elettori. Complessivamente i votanti furono 29.751.353.
Se si sommano gli elettori che hanno votato i due schieramenti si ottiene 26.994.927, di conseguenza i voti del centro sinistra sono il 54,27% mentre per il centro destra il 45,72. Il totale ovviamente è 100. Il dato che prendiamo in considerazione è quest’ultimo, vale a dire il numero di votanti per ciascuno schieramento e lo confrontiamo con il numero di voti complessivi ottenuti dai due schieramenti. Dall’altra parte il Centro-sinistra ha conquistato 11 regioni su 13, l’84,6%, mentre il Centro-destra 2 regioni su 13, 15,3%.
Sommando i due indici così come presentato poco sopra, il Centro-Sinistra ottiene un dato 1,388 ed il Centro-Destra 0,611. Dato che l’indice presentato prevede lo stesso peso per il numero dei votanti e il numero di regioni conquistate, di conseguenza i due valori debbono essere divisi per due. Il risultato complessivo è che il Centro-Sinistra con il 49% dei voti complessivi ed il 54,27% dei voti di schieramento si aggiudica l’84 circa delle regioni e sinteticamente ha ottenuto il 69,44% dei voti mentre il Centro-Destra il 30,55%.
E’ evidente che il rapporto è talmente sbilanciato che le elezioni di marzo 2010 dovranno in qualche modo portare ad un riequilibrio attraverso un passaggio di alcune regioni dal Centro-Sinistra al Centro-Destra. Il problema è quante di queste regioni passeranno da una parte e dall’altra e quale sarà l’indice che sarà utilizzato per valutare in modo neutro il risultato. A nostro avviso, tale indice sembrerebbe dare un risultato onesto.
Note:
(1): Si fa presente che si tratta degli elettori che hanno partecipato al voto e non tutti coloro che ne hanno diritto. Inoltre, non si tiene conto dei votanti che non hanno votato i due schieramenti. Di conseguenza se si sommano i voti andati ai due schieramenti, la somma non è uguale al numero dei votanti.
Il pezzo pubblicato è un contributo esterno di Paolo Sospiro, ricercatore presso l’Università della Macerata.