Le ipotesi per la spending review mettono in allarme i sindacati

Pubblicato il 26 Giugno 2012 alle 15:27 Autore: Giuseppe Colasanto

Poi la proposta di rivedere i buoni pasto dei dipendenti della Pa. I buoni pasto altro non sono che una parte della retribuzione del lavoratore dipendente, che godono di una condizione di favore dal punto di vista fiscale: sono esentasse fino ai 5,29 euro. La proposta sarebbe di tagliare fino a quel livello il valore dei ticket, ottenendo un risparmio- si calcola – di circa 10 milioni di euro. “Togliere il pane di bocca ai lavoratori” (secondo l’espressione di Anseb, l’associazione degli emettitori di buoni pasto) avrebbe però un effetto deprimente sui consumi – si sa che in gran parte i buoni sono usati per la spesa delle famiglie – e colpirebbe un metodo di pagamento perfettamente tracciabile.

Infine la sanità. Il super-commissario Bondi (uno che di risanamenti se ne intende, almeno di quelli aziendali) promette che da parte sua non si parlerà di tagli, ma di razionalizzazione della spesa per gli acquisti dei farmaci e dei servizi. Sul chi va là restano però i sindacati, che temono il blocco degli stipendi e tagli ai servizi.

Per quanto riguarda invece il tetto alle cosiddette “pensioni d’oro”, invece, ci sarà ancora da aspettare…

L'autore: Giuseppe Colasanto