La BCE porta i tassi al minimo storico, ma crescono i timori per la crescita

Pubblicato il 9 Luglio 2012 alle 15:08 Autore: Giovanni De Mizio
Ad un passo dal baratro

Per quanto riguarda invece l’agenda della prossima settimana, lunedì è previsto un discorso del presidente della BCE Mario Draghi. Martedì conosceremo il dato sulla produzione industriale italiana, che dovrebbe vedere la sua velocità di caduta attenuarsi. Mercoledì occhi puntati innanzitutto sull’indice dei prezzi al consumo della Germania, Paese particolarmente attento all’inflazione (specie adesso che l’intervento della BCE potrebbe farla ripartire): il dato dovrebbe comunque confermarsi sui livelli dell’ultima rilevazione. Negli USA sapremo se il deficit nella bilancia commerciale si ridurrà, come si aspettano gli analisti, mentre più tardi verranno pubblicate le sempre attesissime minute della FED, ovvero i verbali che offrono agli investitori il resoconto dell’ultima riunione del FOMC, l’organismo della banca centrale USA che decide sui tassi di interesse.

mario draghi, bceGiovedì atteso il dato sulla produzione industriale europea, che dovrebbe decrescere a un tasso inferiore rispetto alla rilevazione precedente. Nel pomeriggio conosceremo il livello delle nuove richieste di disoccupazione USA, previste stabili sulle 375mila unità. In serata è atteso un altro discorso del presidente Draghi. Venerdì attesi soltanto l’indice dei prezzi al consumo USA (la misura “core”, cioè depurata delle componenti più volatili, dovrebbe rimanere ferma a +0,2% mese su mese) e la stima preliminare dell’indice della fiducia dei consumatori USA elaborato dall’università del Michigan, atteso anch’esso stabile.