Dibattito tv, Romney domina sull’economia. Obama impreparato
Obama ha preferito indirizzarsi sul suo racconto dell’America in difesa del ceto medio. Con un patriottismo radicato fin in una citazione di Abramo Lincoln: “Il compito del governo è di aumentare le possibilità dei suoi cittadini”. E il messaggio finale è stato coerente con la parte tenuta in scena durante il dibattito: “Se credete che la classe media vada protetta potete fidarvi di me per un secondo mandato”.
Una narrazione che è stata disturbata, se non in gran parte smontata dalla promessa di Romney di creare 12 milioni di posti di lavoro, abbassando la pressione fiscale – utile è stato il ricorso a metafore come “fardello” e “sgravio” accompagnato da movimenti ascendenti e discendenti delle braccia – e al tempo stesso il livello di spesa pubblica. Rimarcando le responsabilità dei democratici nell’essere stati incapaci di arrestare la disoccupazione, che riguarda oramai 23 milioni di americani. Il colpo del k.o. non si è visto e nella bilancia del consenso bisognerà aspettare qualche ora per capire quanto il dibattito di stanotte sarà stato capace di spostare. Tuttavia sulla crescita e sul disavanzo Romney si è mostrato più sicuro e sfrontato: “Ha avuto 4 anni di tempo per riuscire a ridurre il debito pubblico”. “L’America con me tornerà ad essere un paese migliore”.