Regionali 2010: Veneto

Pubblicato il 29 Gennaio 2010 alle 12:46 Autore: Enrico Peroni
Regionali 2010: Veneto
Regionali 2010: Veneto
Il Veneto, nella Seconda Repubblica, ha sempre votato in maniera compatta a destra e anche questa volta non sembrano possibili altri risultati.

 

 

La scelta del candidato Presidente per la coalizione conservatrice Pdl-Lega è avvenuta fuori Regione, nell’ambito di un accordo generale tra Bossi e Berlusconi. Il prescelto è Luca Zaia, uomo politico con una carriera rapidissima e chiaramente appartenente a quella parte di Lega più moderata e concreta, lontana dagli eccessi razzisti delle sue frange più estreme.

Questo accordo ha come naturale conseguenza la fine del “dogato” Galan. Il Presidente, eletto per tre volte di fila, aveva inizialmente fatto presumere una propria candidatura in autonomi,a ma successivamente ha trovato un accordo che lo porterà a ricoprire un ruolo ministeriale in primavera.

Nel centro-sinistra il dibattito è stato acceso e diverse sono state le ipotesi negli ultimi mesi del 2009. L’ipotesi di un accordo a sostegno del candidato UDC De Poli da parte del solo Partito Democratico non si è concretizzata per la forte opposizione di moltissimi iscritti e per la scelta del leader democristiano di correre da solo, sostenuto da una lista che raccoglie tutti i partiti autonomisti.

Per questo motivo il PD ha deciso di candidare, dopo essersi diviso in Direzione Regionale, Giuseppe Bortolussi, Segretario della CGIA di Mestre. La scelta di un indipendente (come nel 2005) è avvenuta a scapito di Laura Puppato, Sindaco di Montebelluna, capace di conquistare 60 mila preferenze alle Europee del 2009 e sostenuta con forza dalla cosiddetta “base del partito” ma incapace di ottenere il sostegno della maggior parte del gruppo dirigente regionale.

A seguito della scelta del PD è stata ritirata la candidatura del dipietrista Donadi, nata al fine di indicare al PD l’irricevibilità di un’alleanza con l’UDC guidata da un uomo del partito di Casini. Dopo il ritiro del deputato di Di Pietro si sono accodati alla coalizione PD-IDV anche tutti i piccoli partiti di centrosinistra nazionale e veneta (Sinistra e Libertà, PSI, L’Idea).

Completano il quadro i comunisti della Federazione della Sinistra, realisticamente destinati a correre da soli, e gli indipendentisti del PNV che candideranno Gianluca Panto.
Di seguito uno schema sulle ultime 7 elezioni.
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