Analisi Sondaggio Primarie Swg: Bersani in vantaggio

Pubblicato il 15 Ottobre 2012 alle 14:25 Autore: Giuseppe Martelli

Analisi Sondaggio Primarie Swg: Bersani in vantaggio

 

Il sondaggio sulle primarie del centro-sinistra pubblicato da Agorà descrive uno scenario all’interno del centro-sinistra, che risente inevitabilmente degli avvenimenti delle ultime settimane

Candidati %
Bersani 37
Renzi 26
Vendola 22
Puppato 2,5
Tabacci 1
Gozzi 0,5
Altri 2
Indecisi 9

Infatti, se in una prima fase la scena pubblica è stata occupata da Renzi, negli ultimi giorni sono stati Vendola e sopratutto Bersani ad occupare gli spazi offerti dai media.

Il segretario del Partito Democratico, dopo aver superato la non semplice assemblea nazionale del Pd ,si è messo a correre e sopratutto ha iniziato ad interpretare il ruolo del candidato. Lo stesso è avvenuto per il leader di Sel, che dopo una lunga attesa ha annunciato la propria partecipazione alla competizione; tuttavia il governatore pugliese sconta l’oggettiva difficoltà di una candidatura “schiacciata” tra i due maggiori competitors,  Renzi e lo stesso Bersani.

Le stime di voto riflettono quindi il nuovo scenario all’interno del centro-sinistra. Renzi passa dal 29% al 26%,  segno della progressiva perdita di appeal, nell’area progressista, del sindaco di Firenze che, dopo un’ottima partenza, si attesta su una percentuale vicina al 25%.

Aumentano invece i propri consensi Bersani, che passa dal 33% (stimato il 5 Ottobre) al 37 e sopratutto Vendola che incrementa il proprio consenso potenziale di 9 punti passando dal 13% al 22%.

Ad un mese dal primo turno il sondaggio Swg descrive uno scenario caratterizzato principalmente da due elementi:

– Nessuno dei candidati dovrebbe vincere al primo turno, anche se Bersani potrebbe avvicinarsi molto alla soglia del 40%

– La competizione più serrata sembra essere  quella tra Vendola e Renzi. Questa nuova prospettiva risulta fondamentale in vista del secondo turno considerato che, uno scontro Bersani-Vendola ( e non Bersani-Renzi) modificherebbe sostanzialmente la natura della competizione e quindi delle Primarie.

Naturalmente queste osservazioni nascono dall’osservazione “isolata” di questo sondaggio, ma la realtà è molto più articolata come dimostrano altri sondaggi che danno in vantaggio Renzi sugli altri o che, comunque, attribuiscono ai vari candidati altri percentuali rispetto a quelle considerate in questo articolo.

Esiste però un filo rosso che unisce tutte le stime di voto ed è il dato dell’affluenza. L’affluenza ai seggi sarà infatti determinante per il risultato finale. Il sondaggio di Swg stima la partecipazione alle Primarie tra 3 e 3,3 milioni di elettori; tuttavia in altre proiezioni, altri istituti demoscopici, hanno attribuito altre percentuali all’affluenza.

L’incertezza è senz’altro frutto della natura stessa delle elezioni primarie, ma l’assenza di un corpo elettorale certo inteso come aventi diritto, non aiuta a fornire una previsione attendibile sul numero dei votanti e questo è un problema che interroga sulla necessità di regole da concordare, magari, in ampio anticipo rispetto alla competizione stessa.

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