Domenica si vota in Finlandia, attesa una grande avanzata dell’estrema destra
[ad]Cosa potrebbe cambiare, allora, nella politica finlandese? Se i sondaggi dovessero tradursi in voti, il partito di Timo Soini potrebbe mettere le mani su un gran numero di poltrone in tutto il paese. Soini da tempo non si nasconde più. Già a inizio settembre – quando i sondaggi proiettavano in alto il partito – va dicendo che una vittoria del genere produrrebbe una grande trasformazione nel governo locale. Anzitutto, spiega, verrebbero finalmente archiviati quelli che ha definito i ‘vecchi ragazzi’ – le solite facce, per essere chiari. Una vera e propria rivoluzione, dice. Soini è tipo senza mezze misure, la sua fortuna politica se l’è costruita ricorrendo anche a una dialettica efficacissima e anche stavolta esagera sapendo di esagerare: ma un risultato roboante per il suo partito avrebbe comunque un valore da non trascurare. Significherebbe che i Veri Finlandesi non sono un fuoco di paglia, che non sono solo protesta, che sono un partito ormai adulto e che – soprattutto – la gente li considera credibili.