Termometro Sportivo: Milan, quale destino per Allegri?

Pubblicato il 27 Ottobre 2012 alle 15:57 Autore: Fabio Maneri
Allegri e il Milan

Alle 15, tra le altre, si gioca Bologna – Inter. Si tratta di una partita che in quel di Bologna ci si ricorda soprattutto per una ricorrenza: lo spareggio del settimo e ultimo scudetto rossoblù del 63-64. L’ultimo scudetto del Bologna risaliva ad oltre vent’anni prima e quella stagione, dopo il quarto posto dell’anno precedente (con lo scudetto all’Inter), non prometteva nulla di positivo: le prime due partite videro il Bologna pareggiare prima col Genoa e poi col Torino. Poi la prima rimonta: vittorie in fila e recupero sul Milan, con titolo di campione d’inverno a pari merito con i rossoneri. Il 2 febbraio il Bologna riuscì a battere per 4-1 il Torino in casa, con una partita quasi perfetta. La settimana dopo, a causa della sconfitta del Milan con la Lazio, il Bologna si trovò solo in testa. Ma il 4 marzo il ciclone doping si abbatté sulla squadra felsinea: a seguito dei controlli effettuati dopo la sfida di un mese prima col Torino, 5 giocatori, l’allenatore e il medico furono squalificati per 18 mesi e la squadra penalizzata di 3 punti. La squadra provò a mantenersi in testa alla classifica, ma il 29 marzo perse per 2-1 la sfida in casa dell’Inter e si ritrovò i nerazzurri alle calcagna. Il 16 maggio, però, il CAF annullò le squalifiche a seguito di controlli più accurati: le provette erano state semplicemente manomesse, quella quantità di anfetamine rinvenute erano così eccessive che neanche un cavallo avrebbe potuto sopportarle. Dal 17 maggio a fine campionato le due squadre si ritrovarono appaiate e, alla fine del girone di ritorno, furono costrette a giocare uno spareggio. Il 7 giugno, a Roma, fu giocata la partita che assegnava lo scudetto. Il Bologna riuscì a portarla a casa grazie a un 2-0 dovuto a un autogol di Facchetti e alla rete del solito Nielsen (capocannoniere quell’anno con 21 gol). Fu scudetto.

Allegri e il Milan

Alle 15.00 si gioca anche la partita, probabilmente, più interessante del weekend: la Lazio che vuole continuare a stupire, dopo aver battuto il Milan ed essersi così mantenuta a soli 3 punti dalla capolista, va a sfidare al Franchi la Fiorentina di Montella, squadra che, giocando un bel calcio, sta dimostrando di poter puntare in alto. Montella, che da giocatore, ha fatto spesso molto male alla squadra romana, dal primo gol ai tempi della Sampdoria, nel 1997, agli ultimi 4 nel derby di Roma finito 5-1 nel 2002, da allenatore non ha mai perso con la squadra biancazzurra. La Lazio, però, nelle ultime due stagioni ha sempre vinto a Firenze, sempre per 2-1. Sarà una sfida interessante.

Ancora alle 15.00 si giocano anche Pescara – Atalanta, Sampdoria – Cagliari e Torino – Parma, prima dei due posticipi serali che vedranno di fronte il Napoli, voglioso di riprendere la camminata verso la testa della classifica, contro il Chievo e la Roma di Totti contro l’Udinese di Di Natale, autori, in carriera, rispettivamente di 13 e di 11 gol contro la squadra che si ritroveranno di fronte.

di Fabio Maneri