Russia, la festa nazionale dà la stura alla xenofobia

Pubblicato il 8 Novembre 2012 alle 16:54 Autore: Marco Residori

Il naturale sdoganamento attraverso cui i sentimenti xenofobi invadono la sfera pubblica non pone però, unicamente, il problema della discriminazione subita dai 10-12 milioni di migranti che, ogni anno, varcano i presidiati confini della Federazione Russa. Coinvolge infatti, soprattutto, le intricate dinamiche interne alla futura leadership russa. Se gli ostinati tentativi dell’opposizione, volti a sradicare il decennale insediamento al Cremlino dell’entourage putiniana, andassero a buon fine, il paese si troverebbe infatti a celebrare una nuova ed esasperata liturgia del nazionalismo. Pur non alterando una società che, ancor oggi, orgogliosamente sguazza nei fiumi di sangue versati dagli eroi della patria e pur non intaccando gli intonsi equilibri interni imbevuti nelle sangue-santiere dei martiri devoti alla magnificenza della madre patria, ciò aggraverebbe le complicate relazioni internazionali di cui il paese è attore co-protagonista. L’affermazione di un nazionalismo esasperato coinvolgerebbe infatti dinamiche inerenti il ruolo che la Russia gioca, e continuerà a giocare, sulla plancia dello scenario geo-politico europeo, intaccando le già precarie relazioni continentali e rimandando, ulteriormente, i necessari processi di riforma interni. Al fine di non incappare in bizzarre rappresentazioni ritraenti i leader europei nelle vesti di poveri mendicanti di gas e risorse minerarie, opportuno diventerebbe, quindi, condannare sul nascere le orripilanti performance offerte dal nazionalismo di piazza versione quattro novembre e ripensare alla reale bontà dei suoi leader.

L'autore: Marco Residori

Marco Residori, studente presso il corso di laurea "Mass media e Politica" della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" (unibo), nato nel 1988 e cresciuto a Milano. Aree di interesse/ricerca: sociologia dei consumi culturali e comunicativi, zone di frontiera tra ue-nuova europa (nuove russie e balcani) attualmente vive in Ukraina. Il suo blog personale è "Crossbordering"
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