Recensione/3 – “Tanatoparty”

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 alle 04:00 Autore: Redazione

Lucilla, che per tutta la vita aveva fatto del proprio corpo un’opera d’arte, campo di battaglie politiche e socilali, nel momento in cui apprende di essere malata di cancro decide di fare della propria morte una performance, l’ultima. “Corporea. Gli ultimi versi di Lucilla Pezzi”. Palcoscenico dell’esibizione sarà Tanexpo, l’esposizione internazionale d’arte funeraria e cimiteriale realmente esistente: nata nel ’92 a Bologna continua a svolgersi, ogni anno, in Emilia Romagna.

Laura Liberale, torinese di nascita e padovana d’adozione, è poetessa e musicista: Tanatoparty, che nel lessico e nel ritmo conserva un raffinato lirismo ed una cantilenante musicalità, ne segna l’esordio come scrittrice. La sua “nerissima rivisitazione dell’Alice di Carrol” è una denuncia della morte come tabù ed un fortissimo j’accuse che si leva contro il tentacolare business del marketing che ha raggiunto anche l’industra della morte, ma soprattutto contro l’esposizione di ciò che dovrebbe rimanere destinato ad una dimensione intima e privata, che non necessita, per essere accettata, né di aggiustamenti estetici né di tabù da superare.

di Silvia Quaranta

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