Perché Berlusconi non va più in tv

Pubblicato il 7 Dicembre 2010 alle 06:07 Autore: Giuseppe Ceglia
berlusconi in tv da vespa

il 7 ottobre 2008 telefona a Porta a Porta, attacca la Consulta, i giudici, Napolitano, e fa una battuta di dubbio gusto su Rosy Bindi. Anche qui nessuna possibilità di replica in diretta (giusto una risposta orgogliosa della Bindi “sono una donna che non è a sua disposizione”);

il 27 ottobre 2009 telefona di nuovo a Ballarò, stavolta restando in linea per circa dieci minuti; risponde alle domande di Bindi, Floris e De Gregorio non senza aver prima ammonito il conduttore (“Lei mi lascia parlare! La tv non è né mia, né sua!”).

Nel 2010 le due ultime telefonate a Ballarò vedono un Berlusconi sempre meno disponibile:

il 1° giugno dà del bugiardo al vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, indica i sondaggi IPSOS come fasulli e riattacca;

il 23 novembre scorso rimprovera di nuovo Floris (“Lei crede che la Rai sia sua!”), definisce i servizi andati in onda “mistificatori” e riattacca ancora il telefono senza possibilità di contraddittorio.

È bene ricordare che un comportamento simile a quello di riattaccare la cornetta Berlusconi lo assunse in tv il 12 marzo 2006, quando se ne andò anzitempo dallo studio di “In ½ h” infastidito dall’atteggiamento di Lucia Annunziata, che non gli consentiva di rispondere alle domande interrompendolo di continuo.

Alla luce di ciò, considerato che Berlusconi si è presentato di persona negli studi televisivi sempre nelle immediate vicinanze di una tornata elettorale, emergono alcuni dati interessanti:

  1. Nel 2001, dato in vantaggio nei sondaggi, si presenta in tv senza contraddittorio firmando il “contratto con gli italiani” e vince le elezioni.
  2. Prima del 2006, dato in svantaggio nei sondaggi (-5% circa) rispetto all’Unione, partecipa a diverse trasmissioni tv con risultati alterni. Perde le elezioni, anche se di poco.
  3. Nel 2008, dato in netto vantaggio nei sondaggi non partecipa a nessuna trasmissione politica, tranne al duello “cronometrato” di Matrix (all’epoca condotto da Mentana) contro Veltroni, dibattito che non mancò di suscitare polemiche. Stravince le elezioni.

Dal 2008 ad oggi partecipa solo a Porta a Porta, senza controparte politica, e telefona più volte a Ballarò, tre volte su quattro riattaccando il telefono anzitempo. Se non sono solo coincidenze, dopo il 14 dicembre (se ci sarà la sfiducia e se si andrà al voto) Berlusconi potrebbe imporsi nuovamente alle urne. Perché l’unidirezionalità sarà pure un solo aspetto della sua comunicazione politica, ma l’attuale premier è l’unico finora che ne ha potuto usufruire. E non è poco, perché come sosteneva il poeta e critico francese André Suarès : ”In politica la saggezza è non rispondere alle domande. L’arte è il non lasciarsele fare”.

Giuseppe Ceglia

update: il 21 dicembre 2010 Berlusconi partecipa a Matrix, ancora una volta senza contraddittorio.

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