Perché Berlusconi non può ripetere l’impresa del 2006

Pubblicato il 12 Dicembre 2012 alle 16:47 Autore: Andrea Turco
Berlusconi

-          A quanto sembra la campagna elettorale del Pdl sarà incentrata su una politica anti europea contro la Germania egemone e le politiche di austerity richieste dalla Bce. Bordate e critiche alle riforme effettuate dal governo Monti. Tutti propositi che però hanno già diversi padri, da Grillo a Di Pietro, da Vendola alla Lega Nord. Il rischio è infatti di non colmare nessun vuoto, perché il campo della protesta è già saturo.

–          In ultimo, ma non per questo meno importante, è il sostanziale discredito internazionale di cui gode Berlusconi all’estero. Non è una cosa da poco conto considerato il fatto che il Cav corre per diventare premier e quindi (nell’eventualità che vincesse le elezioni) dovrà in futuro interfacciarsi con gli altri leader europei e non solo. La sua ridiscesa in campo è stata accolta con sbigottimento oltralpe. La stampa estera (Financial Times, Libération) considera Berlusconi un male per l’Italia. Dello stesso avviso sono le istituzioni europee. Alle dichiarazioni del presidente del Parlamento europeo, Schulz (“Berlusconi è una minaccia per la stabilità”) si aggiungono quelle di tanti altri leader europei a partire dalla Merkel su quella che sarà la campagna elettorale del Cavaliere.

Anzi per allontanare lo spettro di un suo ritorno elogiano l’operato del premier Monti. Da Hollande a Merkel, da Barroso a Obama è tutto un coro di vicinanza e stima al Professore. Parole che hanno infatti irritato il Cavaliere: “Dall’Ue reazioni offensive. Vogliono indebolire le nostre aziende”.

L'autore: Andrea Turco

Classe 1986, dopo alcune esperienze presso le redazioni di Radio Italia, Libero Quotidiano e OmniMilano approda a Termometro Politico.. Dal gennaio 2014 collabora con il portale d'informazione Smartweek. Su Twitter è @andreaturcomi
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