Termometro sportivo: la serie A gioca l’ultima di andata

Pubblicato il 5 Gennaio 2013 alle 16:38 Autore: Fabio Maneri
serie A

Alle 15.00 è di turno la rivelazione di questo inizio di stagione, quella Fiorentina entrata prepotentemente in zona Champions grazie a un bel gioco, a un ottimo attacco (terzo dietro Roma e Juve, grazie all’apporto di un ritrovato Luca Toni e del solito Jovetic e agli 8 assist finora distribuiti da Borja Valero) e a una difesa puntellata dagli argentini Rodriguez e Roncaglia. Affronta in casa un Pescara che mai, in sei precedenti, è riuscita a strappare un punto in quel di Firenze, subendo in totale 17 reti e realizzandone la miseria di 3.

Le altre partite del pomeriggio ci mostreranno il Chievo reduce dalla sconfitta col Torino contro l’Atalanta di un ritrovato Denis, il Genoa in corso di ristrutturazione (già comprati tre nuovi giocatori come Matuzalem, Pisano e Floro Flores e ceduto Anselmo in appena due giorni dall’apertura del mercato invernale) contro il Bologna di Pioli, la Juventus che vuole aprire il nuovo anno come aveva chiuso il precedente (3-1 al Cagliari) contro la Sampdoria allenata (e rivitalizzata, o almeno così sperano i tifosi blucerchiati) da Delio Rossi, il Milan reduce dall’addio di Pato (5 anni, 117 presenze, 51 gol e una marea di infortuni) contro il Siena ultimo in classifica e alla perenne ricerca di una continuità di risultati e, infine, il Parma di Donadoni contro un Palermo che sta rinnovando la sua rosa con gli innesti di Aronica e Anselmo e le cessioni di Bertolo e Pisano.

serie A

Alle 20.45, poi, il big-match della diciannovesima giornata vede di fronte il Napoli di Mazzarri e la Roma di Zeman. Le due squadre hanno un gioco diametralmente opposto, con i giallorossi alla perenne ricerca di tagli in verticale da parte degli esterni, sovrapposizioni e velocità, ma con una difesa alta e un attacco in costante pressing, e gli azzurri propongono più spesso un contropiede rapidissimo, con attaccanti molto veloci ed esterni di centrocampo in grado di fare le due fasi rapidamente e farsi trovare pronti per l’ultimo passaggio. I precedenti ci raccontano di una sfida sempre in grado di raccontare spettacolo, a partire dall’1-3 con cui la Roma regolò il Napoli nella scorsa stagione grazie a un’autorete di De Sanctis e ai gol di Osvaldo e Simplicio (Hamsik per i campani) e il 2-0 azzurro del 2010, con la rete del solito Hamsik e l’autogol di Juan. I tifosi della Roma ricordano come un incubo, invece, la sfida del 10 giugno 2001, penultima giornata in cui un Napoli in lotta per la salvezza riuscì a raggiungere il 2-2 con un gol di Pecchia all’85°, alla fine di una partita che aveva visto la Roma subire il primo gol di Amoruso e poi riuscire a portarsi in vantaggio grazie a Batistuta e a Totti. Il 2-1 avrebbe voluto dire scudetto a una giornata dal termine, ma per i napoletani sarebbe valso come una rinuncia a lottare per la salvezza. Pecchia fece sperare i napoletani e gli juventini (rimasti aggrappati alla Roma a soli due punti di distanza), ma tutto fu solo rimandato di una giornata, con la Roma vincente con il Parma e scudettata e il Napoli in B nonostante la vittoria contro la Fiorentina. Oggi le due squadre lottano per lo stesso obiettivo, quel terzo posto agognato che vorrebbe dire Europa che conta. E il Napoli, in questa corsa, parte da un vantaggio di due punti.