Ucraina, il mercato della stampa quotidiana

Pubblicato il 2 Febbraio 2013 alle 16:36 Autore: Marco Residori

La pretesa di rintracciare le famiglie politico-ideologiche ispiranti le linee editoriali dei principali quotidiani di informazione in Ucraina risulta sforzo vano. Liberal-conservatore-progressista divengono, nel mercato della stampa nazionale, nulla più di astratti concetti mascheranti gli interessi economico-politici delle proprietà.

 L’implementata internazionalizzazione, un numero crescente di testate offre oggi una versione inglese, oltre all’intramontabile versione russa, nasconde infatti il radicamento locale degli editori, vecchi e nuovi, e delle loro tetre mosse volte a far scacco matto sull’opinione pubblica ucraina. Così, se le vicende raccontate sulle loro pagine inducono alla noia, diverse disposizioni d’animo suggeriscono gli intrecciati fili ingarbuglianti le loro matasse proprietarie. Procedendo a targhe alterne, intervallando le influenze politiche alle pressioni economiche, entriamo quindi all’interno dell’intricato mondo dei quotidiani di informazione della Repubblica Ucraina.

Den, testata rivolta all’intellighenzia cultural-accademica, propone come editore super partes Larysa Ivanyshyn, moglie del navigato Yevhen Marchuk, membro del Kgb e primo Presidente, dal 1991 al 1994, dei servizi segreti (SBU) dell’Ucraina indipendente.

Affaticandosi lungo i plurimi ribaltoni della recente storia politica del Paese, ha intrapreso una carriera fedelmente servile ai potenti di turno. È stato infatti deputato parlamentare e Primo Ministro (1995-1996) sotto la Presidenza di Leonid Kuchma, Ministro della Difesa nel primo governo Yanukovich (2003-2004), avvicinandosi infine, a seguito dei trionfali momentanei successi della Rivoluzione Arancione, al neo-eletto Presidente Yushchenko. Meriti sufficienti, a quanto pare, al fine di garantire una sicura indipendenza della testata edita dalla moglie.

Passando al Kyiv Post, quotidiano nato nel 1995 ad opera del ricercatore americano Jed Sunden, domiciliato in Ucraina e desideroso di proporre un nuovo format al pubblico locale, due sono state le fasi del suo ciclo di vita editoriale.

La riconosciuta indipendenza, dimostrata nella copertura dei principali eventi del Paese, frutto dell’audacia di Kp Media e del suo fondatore statunitense, si è dovuta infatti accomodare nel 2009 alle brame del nuovo proprietario, Mohammad Zahoor. Cittadino britannico di origini pakistane, congiunto in matrimonio alla popolare pop singer ucraina Kamaliya, ha rilevato la testata integrandola all’interno dell’eterogeneità operativa del proprio gruppo: Istil (International Steel & Tube Industries Ltd.).

ucraina

Questo, nato all’epoca delle privatizzazioni eltsiniane dei primi anni novanta, sotto il nome di Metal Russia, ha acquisito nel 1996 la fruttifera compagnia metallurgica ucraina Donetsk Metallurgical Plant (DMZ). Nel 1999, saldati i necessari legami politici, e conseguentemente assicuratosi futuri finanziamenti a pioggia, ha cambiato poi, in ragione dell’internazionalizzazione del proprio business, il proprio nome in Istil, trasformando anche DMZ in Istil Ukraine.

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L'autore: Marco Residori

Marco Residori, studente presso il corso di laurea "Mass media e Politica" della facoltà di Scienze politiche "Roberto Ruffilli" (unibo), nato nel 1988 e cresciuto a Milano. Aree di interesse/ricerca: sociologia dei consumi culturali e comunicativi, zone di frontiera tra ue-nuova europa (nuove russie e balcani) attualmente vive in Ukraina. Il suo blog personale è "Crossbordering"
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