Che fine ha fatto la “primavera arancione” di Milano?

Pubblicato il 20 Marzo 2013 alle 17:11 Autore: Teresa Cardona

In questo senso la vicenda che ha visto protagonisti il Sindaco e l’Assessore Boeri risulta emblematica.

Il Partito Democratico (in particolare il suo vertice ristretto che ha gestito sempre più in solitudine i rapporti non facili con Stefano Boeri) non è stato capace di trovare le giuste modalità per valorizzare una risorsa importante come quella rappresentata dall’archietto che, pur con le sue “criticità” (della serie “nessuno è perfetto”), dovrebbe e potrebbe rappresentare una delle punte di eccellenza del PD milanese.

Anche qui probabilmente ci sono responsabilità da entrambe le parti (vale il discorso fatto all’inizio).
Ma è una sconfitta del PD milanese e lombardo non essere riuscito a svolgere un ruolo di mediazione efficace per provare a ricomporre le controversie e le incomprensioni.
E non può valere come “consolazione” che nel rimpasto di giunta voluto dal Sindaco Pisapia siano stati inseriti tre nuovi assessori “del PD” (Filippo Del Corno che prende il posto di Stefano Boeri all’Assessorato alla Cultura, Carmela Rozza che passa da essere capogruppo all’Assessorato ai Lavori Pubblici, Francesca Balzani, europarlamentare in carica, Assessore al Bilancio).

Sembra dunque urgente e necessaria una riflessione critica e autocritica da parte di chi ha in mano oneri e onori del PD milanese e lombardo.

Per non rischiare di sprecare quel consenso acquisito anche nell’ultima tornata elettorale e regionale, dove Milano sembra essere quasi un’“isola felice”. Consenso che sappiamo essere legato strettamente a quello dell’amministrazione milanese (dunque un “monito” anche per il Sindaco Pisapia, fin qui amato e stimato da tanti cittadini milanesi che ora appaiono perplessi e disorientati) ma che non sfugge comunque al clima nazionale, fortemente critico (per essere gentili) nei confronti dei partiti tradizionali.

Per provare a ri-partire (e in questo senso un primo segnale positivo può essere l’elezione del nuovo capogruppo in Comune, Lamberto Bertolè, che si accompagna alla volontà espressa chiaramente dal gruppo consigliare di essere maggiormente protagonista nelle scelte dell’amministrazione).

Per provare a ri-prendere quel “vento” di cambiamento che è soffiato per un po’ su Milano.
Lo stesso vento di cambiamento che i cittadini italiani hanno chiesto con forza alle ultime elezioni. Sarebbe davvero un peccato che non soffiasse (proprio) qui.

L'autore: Teresa Cardona

Teresa Cardona, laureata in architettura, art director e graphic designer, da alcuni anni si occupa di progetti di comunicazione strategica e di comunicazione politica. Fino al settembre 2011 è stata responsabile della comunicazione del Partito Democratico metropolitano milanese. Il suo sito personale è www.teresacardona.it
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